Roma, 3 apr. (askanews) – L’Istituto Villa Adriana Villa d’Este comunica che nella prima domenica di aprile, giornata ad ingresso gratuito, sono stati circa 9mila i visitatori. Fra le iniziative poste in cantiere per i numerosi ospiti che hanno avuto il piacere di fruire della straordinaria bellezza delle VillÆ, la manifestazione “Tivolio”, evento oleogastronomico voluto e organizzato sin dal 2017 per celebrare la cultura dell’olivo, che ha confermato con millecinquecento presenze, nei tre giorni di programmazione, il gradimento dei visitatori. In questi primi mesi dell’anno diverse sono state le novità introdotte nell’offerta culturale dell’Istituto: visto il successo di pubblico e critica proseguirà infatti fino al 4 giugno a Villa d’Este la retrospettiva Theatra Mundi: Pino Pascali, artista multiforme e poliedrico interprete che in meno di cinque anni ha lasciato un segno profondo nell’arte contemporanea occidentale, e il ciclo legato alle collezioni florovivaistiche dal titolo Delizie estensi, tributo alla dimensione favolistica di Italo Calvino. Insieme alla personale I vinti di Davide Serpetti al Santuario di Ercole Vincitore visitabile fino al 4 giugno, il programma espositivo del 2023 sarà arricchito da nuove proposte articolate su tutte le sedi dell’Istituto, fra cui un omaggio alla figura di Antinoo nel segno della memoria di Marcel Proust a Villa Adriana e una panoramica sulle nuove acquisizioni di arte contemporanea in dialogo con la collezione dei tre siti monumentali.
“Tutto questo – ha sottolineato il direttore, Andrea Bruciati – è il risultato dello sforzo compiuto nelle ultime stagioni per lo sviluppo delle attività culturali e per una migliore gestione del patrimonio e delle risorse umane. Siamo felici che le VILLÆ si pongano sempre di più come cantiere e fucina culturale, punto di riferimento per un territorio che ha tutte le qualità per uno sviluppo virtuoso e sostenibile, unico nella Penisola. Noi continuiamo con una sensibilizzazione minuziosa, cerchiamo di offrire una visita all’altezza delle aspettative culturali, puntando su livelli attesi di qualità a garanzia del servizio pubblico”.