Odontoiatria sportiva, quale legame fra sport e denti? – askanews.it

Odontoiatria sportiva, quale legame fra sport e denti?

I rischi ed i possibili danni estetici e funzionali
Apr 3, 2023

Roma, 3 apr. (askanews) – Una dieta bilanciata, un sonno di qualità, la giusta idratazione e un adeguato periodo di recupero fra un allenamento e l’altro. Sono solo alcuni dei fattori alla base di un buon allenamento, ma oggi fra i “must have” dello sportivo, sia a livello amatoriale che agonistico, ci sono anche la salute orale e la cura dei denti, che sono alla base del meccanismo virtuoso direttamente collegato a postura, equilibrio e prestazione.

“Nel corso degli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza di come il gesto atletico possa essere influenzato dall’equilibrio del sistema stomatognatico che comprende denti, muscoli e articolazione temporo-mandibolare. Durante l’attività sportiva anche una minima variazione di equilibrio può influenzare l’intensità della forza e della capacità di coordinazione”, spiega Clotilde Austoni, Influencer del Sorriso e Odontoiatra specializzata in Chirurgia Odontostomatologica.

In che modo i denti sono collegati alla pratica di discipline sportive amatoriali e agonistiche?

“Durante una gara tensione, stress e concentrazione scatenano il rilascio di ormoni come il cortisone, l’adrenalina e la noradrenalina. L’effetto dell’adrenalina è preparare il corpo a una situazione di allarme e l’atleta, quindi, è portato a serrare i denti, anche in allenamento. Stringere i denti, oltre a danneggiarli, causa tensioni dei muscoli masticatori e del collo che nel lungo periodo possono dare scompensi muscolari e posturali, esporre a un maggiore rischio di infortuni, disperdere energia, ridurre efficienza e rendimento”, prosegue l’Odontoiatra.

I possibili rischi dello Sport per i denti (e viceversa)

Il primo rischio è sicuramente l’usura dentale. Gli atleti agonisti e amatoriali impegnati in uno sforzo fisico, sia esso durante l’allenamento o durante una gara, tendono infatti a serrare i denti, che nel tempo si consumano. Poi c’è chi pratica sport di contatto e deve proteggere i denti da eventuali colpi e danni.

E ancora: i nuotatori che si allenano in piscine clorate sono soggetti, ad esempio, al rischio di erosione dentale: per questo sono indicati trattamenti remineralizzanti stabiliti insieme al proprio dentista. Dall’altro lato, la prestazione sportiva può a sua volta essere influenzata dal sistema stomatognatico: disturbi a carico dell’articolazione mandibolare, il bruxismo e le malocclusioni – ovvero rapporti anomali tra le arcate dentarie – possono causare scompensi posturali e tensioni muscolari, che nel lungo periodo possono tradursi in una riduzione della capacità atletica e in un maggiore rischio di infortuni. Negli sportivi, soprattutto di alto livello, basta infatti una minima variazione di equilibrio per limitare la forza e la capacità di coordinazione durante l’attività sportiva.

Danni funzionali ed estetici e per lo smalto

La tendenza a serrare i denti durante l’attività sportiva può portare nel lungo periodo all’ usura dei denti. Mano a mano che lo smalto dentale si consuma, il sorriso risulta più spento, ingiallito perché traspare sempre più la dentina, ovvero lo strato sottostante lo smalto, che è giallo. L’usura dentale, però, non causa danni solo a livello estetico, ma se avanza in modo importante anche problemi di occlusione.

L’importanza dei bite

L’utilizzo di un bite personalizzato migliora le prestazioni degli atleti poiché questo dispositivo bilancia l’occlusione e annulla le forze generate dalla contrazione dei muscoli masticatori che consumano energia senza produrre lavoro utile. Il bite ha anche lo scopo di aumentare la capacità di concentrazione, proteggere i denti dall’usura e migliorare i rapporti posturali, riducendo quindi il rischio di infortuni.

Denti-postura-prestazione sportiva: come si raggiunge l’equilibrio?

Il primo passo è una visita specialistica dal dentista in cui escludere la presenza di una malocclusione, e se presente valutare l’opportunità di intervenire per trattarla con un percorso ortodontico che oggi si può realizzare con mascherine trasparenti. Se durante la visita si riscontrano tensioni muscolari e usura dentale è opportuno invece valutare la realizzazione di un bite dentale su misura, ovvero una placca in resina acrilica dura.

Dieta mediterranea e sport per la salute delle gengive

Dieta mediterranea e sport aiutano la cura delle gengive in chi soffre di infiammazione cronica. A parlarne per la prima volta è un recente studio italiano pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Periodontology che indaga la correlazione tra il binomio sedentarietà-nutrizione scorretta e severità della malattia parodontale: una scarsa aderenza alla dieta mediterranea e poca attività fisica aumenterebbero, di ben dieci volte il rischio di parodontite severa (Stadio III/IV).

A rischio i benefici dello Sport con malattie gengivali Da un recente studio condotto dalla University of Sydney emerge che le malattie delle gengive come la parodontite potrebbero contribuire a neutralizzare gli effetti benefici dello sport sulla salute. La parodontite, infatti, è associata a bassi livelli di fitness cardiorespiratoria – ovvero di scarsa forma fisica – e l’attività fisica svolta da pazienti che ne sono affetti in forma grave non esercita i suoi effetti positivi e di difesa sui ‘telomeri’, le estremità dei cromosomi che sono state collegate alla vera età biologica di un individuo.