Roma, 31 mar. (askanews) – “Non perdoneremo mai” chi ha commesso i crimini di Bucha, ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo account Telegram, in occasione dell’anniversario della liberazione del sobborgo di Kiev occupato dalle forze russe subito dopo l’invasione dell’Ucraina. “Bucha. 33 giorni di occupazione. Più di 1.400 morti, di cui 37 bambini. Più di 175 persone sono state trovate in fosse comuni e camere di tortura. 9.000 crimini di guerra russi. 365 giorni da quando è di nuovo una città ucraina libera. Un simbolo delle atrocità dell’esercito del paese occupante. Non perdoneremo mai. Puniremo ogni autore” di quei crimini, dice Zelensky nel suo messaggio.
A un anno dalla liberazione di Bucha, il sindaco del sobborgo di Kiev diventato simbolo delle atrocità compiute dalle forze russe, ha detto che è ora di chiudere la ferita e concentrarsi sulla ricostruzione. “C’è un incredibile desiderio di non permettere che ci siano ricordi visivi di quello che hanno fatto ir russi, di quello che si sono lasciati dietro”, ha dichiarato Anatoliy Fedoruk, riportato dal Guardian. La ricostruzione procede, “come in un vivace formicaio”.
Bucha è anche “un simbolo del fatto che l’Ucraina sarà in grado di vincere questa guerra”, aveva detto il presidente Volodymyr Zelensky. Le autorità ucraine stimano a 1.137 il numero delle vittime civili nelle aree della regione di Kiev liberate un anno fa, di queste 461 uccise solo a Bucha.