Roma, 31 mar. (askanews) – La terza guerra mondiale con il ricorso alle armi nucleari “incombe all’orizzonte” e può essere scongiurata “solo con i negoziati, con trattative senza precondizioni”, lo ha detto il presidente bielorusso, Aleksandr Lukashenko, nel suo discorso alla nazione. L’Occidente “si prepara a invadere” il territorio della Bielorussia per “distruggere il paese”, ha detto il presidente della Repubblica di Bielorussia Alexander Lukashenko, rivolgendosi al popolo e al parlamento con un messaggio alla nazione. “La formazione di alcuni reggimenti …legioni è in pieno svolgimento per il successivo colpo di stato in Bielorussia. Verrà il momento… si stanno preparando a invadere il territorio della Bielorussia per distruggere il nostro paese”, ha aggiunto Lukashenko. L’Occidente – ha rimarcato – “sta cercando di trascinare la Bielorussia in guerra” e “i nostri vicini si stanno adoperando per questo”, con riferimento in particolare al riarmo della vicina Polonia.
Inoltre, il presidente ha detto che l’Occidente crea militanti tra i bielorussi fuggitivi. Allo stesso tempo, ha fatto riferimento a “terroristi” lanciati nel territorio della Bielorussia per compiere “sabotaggi” e atti di intimidazione, a suo dire, che starebbero cercando di creare cellule per coordinare le azioni di protesta e trasferendo denaro e armi.
Il discorso arriva dopo l’annuncio che dispiegherà armi nucleari russe sarannno dispiegate in Bielorussia. La decisione di Minsk e Mosca di schierare armi nucleari sul territorio è stata presentata dal presidente russo Vladimir Putin.
Per Lukashenko, i piani della Russia di schierare armi nucleari tattiche in Bielorussia sono un’opportunità per “salvaguardare” il paese dalle minacce occidentali: “Nelle circostanze attuali e nella situazione politico-militare nel nostro Paese, ho intensificato i negoziati con il presidente russo Putin sulla restituzione delle armi nucleari alla Bielorussia. Vale a dire, sulla restituzione delle armi nucleari ritirate negli anni ’90”.