Roma, 25 mar. (askanews) – La città di Carpi ha accolto Pietro Grasso e si è stretta all’ex presidente del Senato nel ricordare Giovanni Falcone. L’iniziativa sulla legalità tenutasi nella cittadina modenese ha visto oltre ottocento studenti coinvolti, fra quelli presenti nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore “Meucci” e quelli collegati online, di quattro scuole superiori: Meucci, liceo Fanti, Tecnico industriale, Ipsia Vallauri.
“Il ricordo dei miei colleghi Falcone, Borsellino, Chinnici l’ho racchiuso in un libro perché temevo si scolorisse la memoria e non si ricordasse la loro opera, i loro sorrisi, i loro progetti. Mi mancano sempre”, ha spiegato Grasso. E ancora: “Il maxiprocesso che ha condannato all’ergastolo persone come Totò Riina o Bernardo Provenzano è stato uno spartiacque nella lotta alla mafia. Sono stati garantiti i diritti di difesa a tutti anche se sono emerse crudeltà come la camera della morte. Altro che la mafia che non tocca donne e bambini! Ricordiamo il figlio, ucciso e sciolto nell’acido, del pentito Di Matteo! Abbiamo dimostrato la crudeltà e la violenza con una sentenza”. E da politico, “L’unico cruccio è stato non aver portato a termine lo Ius soli o lo Ius cultura”.
Pietro Grasso ha presentato il libro “Il mio amico Giovanni”. Un successo, tanto che gli studenti, interessati e attenti, oltre a porre numerose domande alla fine hanno voluto la dedica sul libro e alcuni di loro anche una foto ricordo.
Prima della presentazione del saggio, ha portato i saluti il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, che ha sottolineato: “Parlare di mafia sembra parlare di qualcosa di distante. Ma qui abbiamo avuto il processo Aemilia e il territorio non è immune. Auspico che voi giovani siate il coraggio di chi non ce l’ha”. Gli ha fatto eco il presidente dell’Upi Emilia-Romagna, Andrea Massari, che ha affermato: “Quella di oggi è una lezione di legalità per il vostro futuro, per avere la capacità di riconoscere il bene e il male e scegliere da che parte schierarsi. Cari ragazzi, dovete sapervi indignare”. Infine, la dirigente del Meucci, Viviana Valentini, ha sottolineato che il patrimonio portato da Grasso “è scomodo ma irrinunciabile per chi si sente parte della collettività. E’ un humus di valori per diventare persone e cittadini migliori”. Fra gli invitati anche la preside dell’istituto alberghiero Nazareno, Veronica Tomaselli.
Il giornalista Pierluigi Senatore (curatore della rassegna “Ne vale la pena”) ha presentato Pietro Grasso ricordando la carriera di magistrato come procuratore di Palermo, poi procuratore nazionale antimafia, e l’approdo in politica ricoprendo il ruolo di presidente del Senato. Poi, il moderatore ha introdotto l’argomento del maxiprocesso e del significato che ha avuto nella lotta alla mafia. Falcone, ha ricordato Senatore, ha seguito la lezione del collega Rocco Chinnici (poi uccio dai mafiosi) che aveva iniziato ad andare a parlare nelle scuole. (Segue)