Giappone, crisi di vocazioni per la “yakuza”: mai così pochi affiliati – askanews.it

Giappone, crisi di vocazioni per la “yakuza”: mai così pochi affiliati

Squassata da faide, la mafia giapponese è in netto declino
Mar 23, 2023

Roma, 23 mar. (askanews) – Il numero di membri dei clan della yakuza, la “mafia” giapponese, è sceso nel 2022 a circa al minimo storico di 22.400, con un calo di 1.700 unità rispetto all’anno precedente. L’ha reso noto oggi l’Agenzia nazionale di polizia nipponica.

Invece indagati dalla polizia per presunta associazione ai clan yakuza nel 2022 è sceso sotto i 10mila per la prima volta da quando il Giappone ha promulgata la legge contro la criminalità organizzata nel 1991.

Le forze dell’ordine hanno da tempo avviato un’azione più deciso per reprimere il fenomeno della yakuza. Lo scorso anno , sono stati indagati su 9.903 membri e fiancheggiatori dei gruppi mafiosi, in calo di 1.832 rispetto all’anno precedente.

Tra gli indagati, 2.141 erano sospettati di violazioni alle leggi contro gli stimolanti e stupefacenti, 1.424 per presunte frodei e 1.142 per aggressioni fisiche.

La polizia continua a mantenere i fari accesi, in particolare, per la guerra di mafia che si è determinata tra gruppi rivali in seguito alla scissione avvenuta nel 2015 nell,ambito del principale clan del paese, il potente Yamaguchi-gumi.

Dal gruppo yakuza che conta migliaia di affiliati in tutto il Giappone si è staccata un’ala nella città di Kobe. Particolarmente accesa è la faida che si è determinata tra lo Yamaguchi-gumi e lo Ikeda-gumi, che è un clan associato al Kobe Yamaguchi-gumi. La polizia ha segnalato sette incidenti legati a questa rivalità nel 2022.

Il Giappone è considerato un paese molto sicuro. I numeri in generale confermano questa percezione: nel 2022 ci sono state in tutto il paese soltanto nove sparatorie con quattro morti, Uno di questi è stato l’ex primo ministro Shinzo Abe, ucciso con un’arma da fuoco improvvisata durante un comizione per le elezioni politiche per la Camera alta da un singolo.

In totale 321 pistole sono state confiscate dalla polizia nel 2022, 26 in più rispetto all’anno precedente, comprese le armi fatte in casa dall’uomo che ha assassinato Abe.

La polizia giapponese ha anche indagato un totale di 9.548 cittadini stranieri durante tutto l’anno, in calo di 1.129 rispetto all’anno precedente a causa delle restrizioni di viaggio dovute alla pandemia di COVID-19. Circa il 60% dei cittadini stranieri indagati proveniva dal Vietnam o dalla Cina.