Napoli, 23 mar. (askanews) – Ottanta imprenditrici da tutte le regioni del Sud si sono riunite oggi all’Università Federico II di Napoli per il terzo appuntamento di Women in Export Obiettivo Sud, il percorso formativo specialistico e gratuito organizzato da SACE, il gruppo assicurativo-finanziario italiano controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con l’obiettivo di valorizzare il capitale intellettuale femminile delle imprese meridionali rafforzandone le competenze tecnico-manageriali. L’appuntamento, ospitato dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Federico II, corrisponde alla terza tappa di un ciclo di incontri avviato da SACE lo scorso gennaio, in partnership con Microsoft Italia e UPS®, per supportare la crescita sostenibile delle PMI del Mezzogiorno nella doppia transizione digitale ed ecologica e accrescere la capacità di condivisione di competenze e la creazione di sinergie settoriali tra imprese femminili del Sud. Agilità organizzativa, leadership, sostenibilità per gestire una organizzazione in condizioni di incertezza sono i temi affrontati nelle sessioni formative di oggi con i docenti dell’Ateneo, cui si aggiunge un insight finale sui laboratori di co-working. Ampio spazio è destinato anche al networking tra partecipanti e imprenditrici coinvolte.
“In Italia le imprese femminili sono solo il 22% del totale, un dato più basso rispetto agli altri Paesi europei e solo 3 donne su 10 occupano posizioni di leadership nel mondo del lavoro – spiega Mariangela Siciliano, Head of Education, Business Promotion & Supply Chain di SACE – Il Mezzogiorno, in particolare, che già prima dell’emergenza pandemica mostrava le condizioni occupazionali più difficili, sconta un divario di genere nel tessuto produttivo e imprenditoriale più accentuato rispetto al resto dell’Italia. È proprio da queste premesse che è nato Women in Export Obiettivo Sud: con questo progetto noi del Gruppo SACE, con tutte le nostre persone, energie e strumenti, diamo il nostro contributo per sviluppare anche al Sud una politica industriale improntata all’innovazione e alla sostenibilità e a supportare la crescita delle PMI del Mezzogiorno, rafforzandone l’enorme capitale intellettuale femminile che le caratterizza”.