Roma, 13 lug. (askanews) – Studenti e ricercatori si preparano a lavorare in squadra per aiutare le aziende a risolvere problemi tecnologici puntando sulla conoscenza scientifica e sull’innovazione. E’ lo spirito di “Industrial Problem Solving with Physics”, l’iniziativa organizzata dal Dipartimento di Fisica e dalla Divisione Supporto Ricerca Scientifica e Trasferimento Tecnologico dell’Università di Trento in collaborazione con Confindustria Trento e Trentino Sviluppo – Polo Meccatronica, che si svolgerà al Polo scientifico e tecnologico “Fabio Ferrari” di Povo dal 18 al 23 luglio e vedrà giovani ricercatori alle prese con motori elettrici, materiale autoadesivo, blocchi ceramici refrattari e filati industriali.
In questa terza edizione della manifestazione – che trae ispirazione da “Physics with Industry” organizzato in Olanda – saranno 40 i “cervelli”, divisi in quattro squadre, a gareggiare per trovare soluzione ai problemi presentati da 4 aziende. In particolare, Bonfiglioli Mechatronic Research chiede uno studio sull’influenza di due diverse tecniche di taglio (laser o tranciatura) sulle proprietà magnetiche delle lamiere usate per costruire motori elettrici; Arconvert, nell’ambito della produzione di materiale autoadesivo, pone un problema riguardante la geometria del sistema (reverse gravure) usato per spalmare l’adesivo; Sepr Italia pone una questione sui tempi di raffreddamento dei blocchi ceramici refrattari in funzione della loro forma e dimensione; infine, Eurotex Filati ha richiesto un calcolo della variazione di tenacità nella lavorazione di filati industriali, in particolare in seguito alle operazioni di abbinamento e torsione, riroccatura, saldatura.
“Quest’anno il numero di candidature è stato alto sia da parte delle aziende, con 14 problemi presentati da 9 aziende, sia da parte dei giovani”, riferiscono Maddalena Bertolla, Claudio Castellan e David Roilo dal comitato scientifico IPSP2016. Inoltre – spiegano – in sede di discussione il terzo posto è stato assegnato a due aziende pari merito. Da qui la decisione di ammettere 4 aziende partecipanti invece delle 3 previste dal bando e 40 “problem solvers” invece di 30.
Il progetto IPSP mira ad avvicinare il mondo della formazione e della ricerca e il mondo della produzione nel segno dell’innovazione. I giovani selezionati avranno la possibilità di avvicinarsi al tipo di ricerca che viene condotta in ambito industriale e, al tempo stesso, potranno dimostrare le loro capacità, personali e di squadra, ad aziende potenzialmente interessate ai loro profili e contribuiranno allo sviluppo di soluzioni che potranno venire inserite nelle linee di produzione. Tra gli obiettivi di IPSP c’è la valorizzazione della figura professionale del fisico, o più in generale del giovane ricercatore in ambito scientifico, nelle realtà aziendali.