Fisco, Gdf scopre ad Oristano fatture false per oltre 200 milioni – askanews.it

Fisco, Gdf scopre ad Oristano fatture false per oltre 200 milioni

Impresa cinese al centro del business. 19 denunciati
Mar 23, 2023

Roma, 23 mar. (askanews) – Una azienda di Oristano riconducibile a soggetti di etnia cinese era al centro di un vasto giro di fatture false ed evasione fiscale. Il business illegale ammonta – secondo gli investivatori del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria – ad oltre 200 milioni di euro. Per una serie ripetuta di operazioni inesistenti sono stati denunciati 19 soggetti, tra cui un fiscalista italiano.

Le indagini – si spiega – si sono avvalse dei numerosi riscontri in precedenza acquisiti nel corso dei controlli svolti nei confronti di attività commerciali del medesimo settore. La successiva ricostruzione dei flussi finanziari relativi alle operazioni tra il soggetto economico oggetto di indagine ed una serie di fornitori individuati in diverse città italiane (Prato, Pistoia, Firenze, Roma e Venezia), anch’essi di etnia cinese.

Molte delle imprese individuate – si aggiunge – sono risultate essere “cartiere”, di fatto inesistenti, create al solo scopo di emettere fatture elettroniche ed accentrare su di esse il debito Iva derivante dalle operazioni documentate, omettendone la dichiarazione e il conseguente pagamento.

Il sistema utilizzato dalle “cartiere” era quello dell'”apri e chiudi”: in sostanza, nell’arco temporale di due anni dall’apertura della partita iva intestata a prestanome di origine cinese, le società fatturavano vendite per decine di milioni di euro a favore di soggetti economici gestiti da soggetti di medesima etnia sparsi sul territorio nazionale, incassando i proventi delle fatture emesse e trasferendo sistematicamente il denaro verso l’oriente al fine di farne perdere le tracce. Terminato il “ciclo vitale” in tempo utile da riuscire a sottrarsi agli ordinari controlli di natura fiscale che avrebbero fatto emergere le incongruenze tra le fatture emesse e l’assenza delle dichiarazioni fiscali e dei versamenti Iva, i titolari “fittizi” si rendevano irreperibili.

Al termine degli accertamenti le Fiamme gialle hanno ricostruito emissioni di fatture per operazioni inesistenti per oltre 200 milioni di euro con la constatazione di Iva evasa per oltre 37 milioni. Sono stati deferiti all’autorità giudiziaria 19 soggetti, tra i quali figura un consulente fiscale italiano, per i reati di emissione di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, dichiarazione infedele ed autoriciclaggio.