Cooperazione, formazione magistrati Scuola Sant’Anna in Camerun – askanews.it

Cooperazione, formazione magistrati Scuola Sant’Anna in Camerun

Sui crimini internazionali, a Yaoundé
Mar 22, 2023

Firenze, 22 mar. (askanews) – L’attività di cooperazione tra Italia e Camerun prosegue grazie al nuovo corso di alta formazione in tema di crimini internazionali (Yaoundé, 20-23 marzo 2023), a favore dei magistrati locali, organizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e promosso in collaborazione con il Ministero della Giustizia del Camerun e ospitato da ENAM (École Nationale d’Administration et de Magistrature).

Il corso vede anche la partecipazione in qualità di docente di Flavia Lattanzi, docente di Diritto internazionale presso l’Università Roma Tre e Giudice del Tribunale Penale Internazionale per la ex-Iugoslavia e per il Ruanda, e il Apollin Koagne Zouapet, legal officer della Corte internazionale di giustizia. La cerimonia di apertura del corso ha potuto contare sulla partecipazione dell’Ambasciatore italiano in Camerun, Filippo Scammacca del Murgo, che ha avuto l’occasione di salutare i partecipanti, apprezzare il loro interesse per le tematiche trattate e rinnovare la sua gratitudine per queste importanti occasioni di apprendimento, dialogo e cooperazione tra i due Paesi.

L’organizzazione del corso rientra nel progetto “Rafforzare i sistemi giudiziari dei Paesi africani attraverso la formazione” (2022-2023), finanziato dal MAECI e con il coordinamento scientifico di Andrea de Guttry, docente di Diritto internazionale dell’Istituto DIRPOLIS (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna.

“Questa iniziativa – commenta Andrea de Guttry – consolida ulteriormente l’impegno italiano in Camerun e mette in evidenza il ruolo di primo piano della Scuola Superiore Sant’Anna, grazie al supporto del MAECI, nel progettare e condurre attività di cooperazione tecnica e nel rendere più forte lo stato di diritto in quest’area così cruciale per la stabilità del continente africano e dell’Europa”.