Milano, 21 mar. (askanews) – “L’inversione di tendenza del mercato dell’auto delineatasi con la prima crescita dell’agosto 2022 dopo tredici cali mensili consecutivi continua, ma tarda a prendere consistenza”. Così Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, commentando il +12,2% di febbraio del mercato automobilistico dell’Europa Occidentale (Ue+Efta+UK). Nel bimestre gennaio-febbraio l’incremento è stato dell’11,5%, ma rispetto al primo bimestre 2019 pre-pandemia, le immatricolazioni sono ancora in calo del 23,6%.
“La ripresina in atto di fatto è dovuta soltanto al miglioramento delle forniture di componenti. Tra l’altro la transizione energetica che sta lentamente prendendo corpo con l’aumento della quota dell’elettrico in alcuni dei maggiori paesi europei (ma non in Italia) è anche fonte di disorientamento perché difronte alla scelta di una nuova auto da acquistare vi sono forti incertezze da parte del pubblico per quanto riguarda il tipo di alimentazione per cui optare. E in questo quadro, poi, certamente non giovano le divergenze recentemente emerse in ambito Ue sul tipo di auto che sarà possibile acquistare dopo il 2035”, conclude Quagliano.