Mattarella: la lotta alle mafie è una priorità per la Repubblica – askanews.it

Mattarella: la lotta alle mafie è una priorità per la Repubblica

Grazie a volontariato cultura antimafia diffusa in modo straordinario
Mar 21, 2023

Casal di Principe (Ce), 21 mar. (askanews) – “La Repubblica Italiana considera prioritaria la lotta a tutte le mafie”. Lo ribadisce il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da Casal di Principe dove ha voluto celebrare la giornata nazionale delle vittime innocenti delle mafie e l’anniversario dell’uccisione di don Peppe Diana.

“Con leggi e strumenti avanzati, grazie all’impegno di inquirenti e forze dell’ordine – ai quali dobbiamo sempre esprimere la nostra vicinanza e la nostra riconoscenza – sono state disarticolate organizzazioni potenti e minacciose, capi arroganti sono stati assicurati alla giustizia, intere aree sono state liberate dalla oppressione mafiosa – ha ricordato il capo dello Stato -. Grazie anche al lavoro prezioso di associazioni di volontariato, la cultura dell’antimafia, il rigetto dei metodi criminali si sono diffusi in modo straordinario, specialmente tra i giovani, spezzando le catene dell’omertà e della paura”.

“Battere la mafia è possibile. Lo diceva Giovanni Falcone: ‘La mafia non è affatto invincibile. E’ un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine’. Casal di Principe lo ha dimostrato” ha detto il presidente Mattarella. “L’efferato omicidio di don Peppino Diana è stato un detonatore di coraggio e di desiderio di riscatto – ha sottolineato il capo dello Stato -. Ha prodotto un’ondata di sdegno, di partecipazione civile, una vera battaglia di promozione della legalità. Lo ha ricordato il Sindaco, rammentando la grande partecipazione popolare che 29 anni fa ha accompagnato il feretro di don Diana”.

Poco prima il Capo dello Stato aveva detto “cari ragazzi – ha detto rivolgendosi agli studenti delle scuole di Casal di Principe -, la lotta alle mafie riguarda tutti, ciascuno di noi. Non si può restare indifferenti, non si può dire: non mi riguarda. O si respingono con nettezza i metodi mafiosi o, anche inconsapevolmente, si rischia di diventarne complici”.

Infine, parlando di don Diana, Mattarella ha detto che “Don Peppino era un uomo coraggioso, un pastore esemplare, un figlio della sua terra, un eroe dei nostri tempi, che ha pagato il prezzo più alto, quello della propria vita, per aver denunciato il cancro della camorra e per aver invitato le coscienze alla ribellione”.

“Don Diana aveva capito – ha proseguito -, nella sua esperienza quotidiana, che la criminalità organizzata è una presenza che uccide persone, distrugge speranze, alimenta la paura, semina odio e ruba il futuro dei giovani”.