Milano, 20 mar. (askanews) – Un incontro per fare il punto sulla ricerca clinica in Italia e ragionare sui bisogni dei pazienti ancora non soddisfatti oltre che sulla prospettive di crescita legate al Sistema Salute. A Milano si è tenuto il Forum organizzato da Incyte, azienda biotech americana, per ragionare sulla ricerca in Italia, in relazione al ruolo di leadership del nostro Paese e alle prospettive per il futuro.
“La ricerca per Incyte – ha detto ad askanews Onofrio Mastrandrea, Regional Vice President e General Manager di Incyte Italia – rappresenta il DNA e il focus principale di tutte le attività che portiamo avanti quotidianamente dal livello globale fino a quello locale. La ricerca rappresenta il driver principale sul quale basiamo la nostra vocazione, per trovare delle risposte a bisogni clinici oggi ancora non soddisfatti”.
Al forum ha partecipato anche il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, che ha ricordato le azioni del governo per sostenere la ricerca clinica. “Quattro decreti attuativi – ha spiegato – che la comunità scientifica si aspettava, firmati dal ministro Schillaci nel gennaio di quest’anno, attesi da anni in termini di semplificazione e armonizzazione dei comitati etici e che serviranno sicuramente a rendere l’Italia più competitiva in termini di ricerca. Segnalo che l’Italia è prima in Europa per produzione di farmaci, fatturiamo 34 miliardi l’anno e ora dobbiamo essere in grado di attrarre complessità e quindi produzione di molecole complesse farmaceutiche”.
Il dibattito, oltre che gli aspetti scientifici, ha riguardato anche temi economici, alla luce di un momento nel quale la ricerca gode di grande attenzione. “Si è compreso – ha detto il professor Francesco Saverio Mennini dell’Università di Roma Tor Vergata, riferendosi a ciò che il Covid ci ha insegnato – quanto sia importante e fondamentale aumentare gli investimenti non solo nel Sistema Sanitario nazionale, ma anche nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie efficaci che da una parte ovviamente possono migliorare il livello di salute dei cittadini e dei pazienti colpiti dalle malattie, ma soprattutto è importante sottolineare che attrarre investimenti in ricerca e sviluppo all’interno di un Paese significa anche garantire dei risvolti importantissimi per lo sviluppo economico e finanziario del Paese stesso”.
La nuova sede di Incyte è stata anche il luogo che ha ospitato un dialogo tra tutti i soggetti coinvolti nel Sistema Salute: aziende, istituzioni e pazienti in primo luogo. “Questo rappresenta il modello di approccio – ha concluso Mastrandrea – che Incyte Italia vuole portare avanti: sedersi intorno a un tavolo con tutte le parti coinvolte: istituzioni, società scientifiche e pazienti. Per cercare di trovare delle soluzioni a problemi ancora aperti. Da soli non si possono ottenere risultati importanti, noi stiamo portando in Italia sia ricerca company-sponsored, sia progetti di ricerca indipendenti che ci vengono sollecitati proprio dall’accademia”.
Nel 2019 in Italia sono state approvate 672 nuove sperimentazioni cliniche, il 23% del totale nella Ue, e 35mila pazienti sono direttamente coinvolti negli studi clinici.