Napoli, 20 mar. (askanews) – “Monitoraggio, condivisione e partecipazione quali premesse fondamentali per portare avanti le istanze comuni per la crescita e sviluppo dei nostri territori a partire dall’autonomia differenziata e dall’utilizzo dei fondi comunitari e del Pnrr. Ben venga il confronto preventivo su tematiche proprie del sindacato quali le ricadute occupazionali nei differenti settori, l’occupazione femminile e dei giovani. Così come sarà indispensabile intervenire sull’utilizzo delle risorse europee soprattutto per quel che concerne l’aumento della qualità e della quantità dei servizi a partire da sanità, mobilità e inclusione sociale”. E’ quanto affermano i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil Campania, rispettivamente Nicola Ricci, Doriana Buonavita, Giovanni Sgambati, alla firma del protocollo d’intesa sul Pnrr con il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, Anci, Upi e Confindustria Campania.
Finalità del protocollo il monitoraggio, attraverso lo svolgimento di incontri periodici finalizzati, dei progetti di investimento del Pnrr e le ricadute economiche e sociali sulle filiere produttive e industriali, nonché l’impatto diretto e indiretto nell’ambito del territorio regionale campano e le riforme settoriali. Si istituiscono i tavoli periodici di lavoro tra la Regione e i firmatari che garantiranno un confronto costante tra le parti in questa fase di attuazione del Pnrr. Ciascun tavolo – si legge in una nota congiunta dei sindacati – sarà convocato con regolarità e gli incontri si concentreranno sull’attuazione degli interventi e dei progetti di investimento, sulle riforme settoriali, sulle ricadute economiche e sociali, sugli effetti sulle filiere produttive e industriali, ma anche l’impatto diretto e indiretto sui territori e i vari settori socioeconomici, con una particolare attenzione sulle ricadute riguardanti le condizioni di lavoro e l’occupazione. Oltre a questo, i tavoli si concentreranno sul monitoraggio della transizione digitale ed ecologica, sull’occupazione giovanile e femminile, sulla coesione territoriale e sull’inclusione sociale con specifico riferimento alle persone fragili, con disabilità e non autosufficienti.
I momenti di confronto approfondiranno il tema dell’utilizzo delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale complementare anche in relazione agli interventi previsti dai Fondi strutturali e di investimento europei e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione. In particolare, si tratteranno i temi delle politiche necessarie ad assicurare processi di riconversione (come automotive, energie rinnovabili, siderurgia, economia circolare, digitalizzazione e sistemi di reti di telecomunicazioni, Pubblica amministrazione) con particolare riferimento alle politiche industriali.