Roma, 19 mar. (askanews) – “L’intelligenza artificiale rende più difficile scoprire i plagi”: l’avvertimento è contenuto in uno studio pubblicato su una rivista scientifica – e scritto da un chatbot, dettaglio di cui non si sono accorti né i revisori nè i lettori.
Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, l’inganno era stato premeditato dagli “autori”, che hanno fatto ricorso a ChatGPT per provocazione e dimostrare come si sia di fronte a una vera e propria corsa agli armamenti: “La tecnologia sta migliorando molto velocemente e sarà molto difficile per le università farvi fronte”, ha spiegato Debby Cotton della Plymouth Marjon University, che figurava come “autrice” principale.