Roma, 17 mar. (askanews) – Il ministero degli Esteri cinese ha confermato oggi le date del 20-22 marzo per la visita del presidente Xi Jinping in Russia, su invito del leader di Mosca Vladimir Putin. Il leader cinese cerca di ritragliarsi un ruolo di mediatore di pace nel conflitto ucraino.
A questo scopo ha recentemente diffuso un “position paper” sul conflitto. Il documento, tuttavia, è stato accolto con scetticismo dai paesi occidentali, in considerazione della mancata condanna in sede Onu da parte cinese dell’invasione russa e dei sospetti sollevati da Washington rispetto alla possibilità che la Cina invii armi alla Russia.
“Sarà un viaggio per l’amicizia e la pace”, ha scritto su Twitter la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, nel confermare le date diffuse anche dal Cremlino. “Sulla base di una non alleanza, di una non ostilità e del non mettere nel mirino alcuna terza parte, Cina e Russia stanno promuovendo più democrazia nelle relazioni internazionali”, ha continuato Hua.
Per quanto riguarda l’Ucraina, la Cina – ha affermato ancora la portavoce cinese – “mantiene una posizione obiettiva e giusta” e “gioca un ruolo costruttivo nel promuovere colloqui per la pace”.
Pechino – ha scritto ancora Hua – “ritiene sempre che il dialogo politico sia l’unico modo per risolvere conflitti e dispute. Alimentare le fiamme e i combattimenti, le sanzioni unilaterali e la politica della massima pressione serve soltanto ad accrescere la tensione e a peggiorare la situazione”.