Roma, 16 mar. (askanews) – L’ipotesi di un governo con PD, CinqueStelle e AVS appare improbabile al leader di Azione, Carlo Calenda, che però dal palco del congresso CGIL al Palacongresso di Rimini prova un messaggio unitario almeno su alcuni punti agli altri leader di opposizione (la segretaria del PD Elly Schlein, Nicola Fratoianni per Alleanza di Sinistra e Verdi, e il leader Cinque Stelle Giuseppe Conte).
“Dov’è che secondo me possiamo metterli in difficoltà? Sulla sanità” ha detto Calenda, “perché il tema sta crescendo a dismisura. Io vi propongo di dire da domani: extra gettito, maggior deficit, 10 miliardi, li mettiamo su questo. E se noi chiediamo solo questo, oltre ovviamente a fare le battaglie sui migranti, eccetera, noi spacchiamo la maggioranza. Bisogna fare battaglie per mettere in difficoltà questo governo che hanno dietro l’opinione pubblica. Se facciamo battaglie di minoranza, ideologiche, questo governo uscirà rafforzato. E’ un lavoro di grande concretezza”.
“L’ho detto in apertura sapendo benissimo di non essere popolare qui” ha aggiunto Calenda, “noi insieme avremmo difficoltà a governare, ma cavolo se voglio mettere in difficoltà questo governo. Facciamo una battaglia sul personale sanitario di cui non frega più niente a nessuno dopo averli incensati nell’era Covid, e li portiamo in piazza, insieme, domani mattina, io sono il primo con voi. E’ una inciviltà che la gente si debba indebitare per pagare la Tac. Questa è una roba su cui abbiamo il paese dietro”.