Rifiuti, Rocca: a Roma la raccolta differenziata è nel caos – askanews.it

Rifiuti, Rocca: a Roma la raccolta differenziata è nel caos

La situazione è collassata, collaboreremo con Gualtieri
Mar 16, 2023

Roma, 16 mar. (askanews) – A Roma la raccolta differenziata dei rifiuti è nel caos. Non lascia spazio a dubbi il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che oggi alla Pisana nel corso della seduta è intervenuto dettagliando la sua idea di governo regionale.

A fronte di molti Comuni virtuosi che “raggiungono anche l’80 per cento di differenziata, c’è la caotica e collassata condizione in cui versa la Capitale, che ha una pessima qualità di raccolta differenziata, che raggiunge a stento il 40 per cento e conferisce altrove il 60 per cento restante, con un dispendio di economia fuori misura”.

La Regione intende “collaborare con l’amministrazione capitolina per raggiungere nei cinque anni il 70 per cento di differenziata, contribuendo a trovare soluzioni per smaltire la quota residua di rifiuti progressivi, e nell’immediato, anche nuove linee agli impianti di combustione esistenti, che peraltro anche l’amministrazione Zingaretti aveva già autorizzato” ha detto. “L’errore commesso nel decennio precedente è stato quello di non realizzare altri impianti dopo la giusta chiusura di Malagrotta. Il Piano rifiuti approvato nel 2010, che di fatto era quello varato dalla Giunta Storace, conteneva un numero di impianti sufficiente a chiudere il ciclo dei rifiuti. Ma purtroppo, dal 2010 ad oggi quel piano è rimasto sulla carta, anzi, alcuni impianti sono stati persino chiusi. Realizzare gli impianti di trattamento previsti e mettere a regime quelli già esistenti consentirà di misurare potenza e quantità delle linee e delle tecnologie necessarie per smaltire il residuo e anche la tecnologia di combustione che potrà essere adeguata alle necessità. Realizzare termocombustori sovradimensionati – ha aggiunto – potrebbe violare le leggi e le direttive esistenti, e aprire un nuovo ciclo di scala nazionale, anziché chiudere quello di scala regionale”.