Roma, 14 mar. (askanews) – A tre anni di distanza dalla scoperta del Long Covid, dagli Stati Uniti si è diffuso un movimento social che unisce migliaia di pazienti in tutto il mondo e che oggi chiedono alle Nazioni Unite di ufficializzare l’istituzione del Long Covid Awareness Day, Giornata internazionale della consapevolezza sul Long Covid, da celebrare il 15 marzo. L’obiettivo è quello di richiamare l’attenzione su questa “pandemia nella pandemia” che si stima riguardi globalmente ben 63 milioni di persone e che continua ad avere un impatto molto negativo sulla qualità della vita di un esercito di “ex-positivi”. I pazienti chiedono di non essere lasciati soli ad affrontare quella che ancora oggi è a tutti gli effetti una sindrome per molti aspetti misteriosa. Ma la scienza continua a lavorare alla ricerca di nuovi approcci per il Long Covid, contro il quale oggi non esistono terapie mirate.
E’ in questo contesto che si inserisce un nuovo studio multicentrico, pubblicato sulla rivista Pharmacological Research, che ha coinvolto 20 centri italiani, tra cui università ed ospedali, coordinato da un consorzio internazionale composto dall’Università Federico II di Napoli, l’Albert Einstein College of New York e il Cardiovascular Research Center di Ahalst (Belgio). Secondo questa ricerca il mix di Arginina e Vitamina C, dopo essersi rivelato efficace nel contrastare la perdita di forza muscolare nei pazienti post-Covid, ha dimostrato di migliorare in modo marcato anche altri sintomi legati al Long Covid, tra cui in particolare insonnia e disturbi gastrointestinali.
Nello studio sono stati coinvolti in totale 1.390 pazienti con Long Covid, intervistati in relazione ai sintomi manifestati e divisi in due gruppi: un primo che ha ricevuto una combinazione multivitaminica (tra cui Vitamina B, B1, B2, B6 e acido folico) e un secondo che ha ricevuto il mix di Arginina e Vitamina C liposomiale. “Dopo 30 giorni abbiamo osservato che nell’87% dei pazienti a cui è stato dato il mix di Arginina e Vitamina C, i disturbi gastrici erano assenti contro il 64% dei pazienti che invece ha ricevuto il composto multivitaminico – spiega Gaetano Santulli, tra i principali autori dello studio e professore di Cardiologia dell’Albert Einstein College di New York -. Allo stesso modo per l’insonnia il disturbo è risultato assente nell’80% dei pazienti trattati con il cocktail Arginina + Vitamina C, contro il 40% dei pazienti che ha ricevuto l’altro composto a base di Vitamina B”. “E’ ormai noto che il Long Covid determina disturbi neurologici, tra cui l’insonnia, e colpisce anche l’intestino con lo sviluppo di sintomi gastrointestinali persistenti, come nausea, diarrea e dolori addominali – spiega Bruno Trimarco, co-autore dello studio e professore emerito di Cardiologia all’Università Federico II di Napoli -. Tra i possibili meccanismi coinvolti vi è l’alterazione della barriera ematoencefalica costituita da cellule endoteliali che può comportare una disregolazione del sistema neurovegetativo. Questa disfunzione altera il ritmo sonno-veglia con sviluppo dell’insonnia e implicazioni anche a livello gastrico-metabolico con l’insorgenza di nausea e crampi addominali”. “L’arginina è un amminoacido essenziale che ha molteplici funzioni nella reattività endoteliale in risposta all’esigenza dei diversi tessuti. Di conseguenza, ripristinare i valori di Arginina porta a un miglioramento significativo dei sintomi associati alla sindrome post-infezione”, concludono gli esperti.