Roma, 14 mar. (askanews) – Il Comune di Roma ha una nuova Garante dei detenuti. Con 25 voti favorevoli, 4 schede nulle e 7 schede bianche l’Assemblea Capitolina ha scelto Valentina Calderone, attuale direttrice di A Buon Diritto Onlus, già al lavoro presso la Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato e assistente di lungo corso dell’ex senatore Pd Luigi Manconi. Una scelta convalidata dall’Assemblea all’unanimità, ma arrivata alla quarta chiamata e dopo le numerose polemiche seguite alle anticipazioni sulla successione di Gabriella Stramaccioni, che fino ad oggi ha operato in proroga al mandato attribuitole dalla ex sindaca Virginia Raggi.
Per la conferma di Stramaccioni, che è risultata tra i 9 curricula selezionati sui quali l’Assemblea capitolina è stata chiamata a esprimersi nella seduta odierna, si sono spesi numerosi esperti e appelli, richiamatosi alla sua lunga esperienza, fra cui i 18 anni trascorsi a Libera l’organizzazione fondata da Don Luigi Ciotti. A chi accusava il Pd di spoil system cieco, o addirittura di “furia iconoclasta” come il M5S, la capogruppo capitolina del Valeria Baglio aveva più volte garantito che la necessità di ottenere il voto di due terzi dei consiglieri eletti avrebbe consentito di scegliere “la figura migliore per ricoprire quel ruolo, coinvolgendo anche le opposizioni per una posizione unitaria”.
In realtà la maggioranza capitolina ha visto mancare per ben tre appelli il voto decisivo all’elezione, mentre il M5S ha continuato a sostenere Stramaccioni e tra 5 e 7 voti delle opposizioni sono stati raccolti da un terzo candidato, Massimo Blandini. Alla quarta chiama, tuttavia, è arrivato il 25esimo voto necessario e con esso la nomina di Valentina Calderone, che subentra a Stramaccioni con immediata eseguibilità.