Roma, 14 mar. (askanews) – Mentre il Comune di Milano stoppa le iscrizioni dei figli delle coppie Lgbtq+ all’anagrafe cittadina, dopo la circolare diramata dal Governo Meloni, le commissioni Pari opportunità dell’Assemblea Capitolina e quelle di 14 su 15 Municipi della Capitale si dichiarano “al fianco delle famiglie arcobaleno”. Il VI Municipio, l’unico guidato da una giunta di Centrodestra, non aderisce, tuttavia, alla nota congiunta con cui la presidente della Commissione capitolina Pari Opportunità, Michela Cicculli, e le presidenti delle commissioni Pari Opportunità dei Municipi I, II, III, IV, V, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV e XV spiegano che “la circolare del Prefetto che impone al Comune di Milano di bloccare le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei figli nati da Gestazione per Altri e la costituzione di certificati ex novo con due mamme, è la drammatica dimostrazione di quanto sia pericolosa e aggressiva la crociata ideologica del governo e della destra contro le Famiglie Arcobaleno”.
“Dietro l’ipocrita difesa dei valori familisti – sottolineano le presidenti – si nasconde in realtà l’intento scandaloso e disumano di calpestare dignità e diritti di bambini e bambine in carne e ossa che hanno l’unica responsabilità di far parte di una famiglia omogenitoriale”.
In questo momento “difficile – sostengono nella nota congiunta – vogliamo ribadire, attraverso il lavoro delle commissioni che presiediamo, il nostro appoggio alle Famiglie Arcobaleno per l’affermazione del diritto alla genitorialità e che è anche volersi assumere responsabilità e doveri verso i propri figli e figlie. Ci impegneremo con atti concreti in supporto del nostro Ufficio Diritti Lgbt+ perché Roma Capitale possa contrastare efficacemente le pressioni del governo”, concludono.