Treviso, 14 mar. (askanews) – “Sarà la legacy paralimpica del 2026”. Così Luca Zaia, presidente del Veneto, ha presentato a Possagno, in provincia di Treviso, il “Progetto ‘In-Cavanis’, un centro di eccellenza per la preparazione paralimpica e l’avviamento ad attività rieducative motorio sportive ed artistico-culturali delle persone con disabilità”. Era presente anche Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico.
Zaia ha fatto sapere che il centro sarà attivo “di sicuro” per le paralimpiadi del 2026, anche perché ha alle spalle, oltre che l’Istituto Cavanis, anche alcuni imprenditori che collocano questa partecipazione all’interno del ‘bilancio sociale’ delle loro imprese. Zaia ha confermato nella circostanza che l’opera paralimpica più simbolica, per l’abbattimento delle barriere architettoniche, diventerà l’Arena di Verona, dove si svolgeranno le cerimonie di conclusione delle Olimpiadi e di apertura delle Paralimpiadi.