Roma, 14 mar. (askanews) – Il linguaggio universale della musica, per ribadire il sostegno all’Ucraina a oltre un anno dall’inizio dell’aggressione russa, al suo popolo e ai suoi artisti, che continuano a svolgere un ruolo fondamentale per la tutela e diffusione del patrimonio culturale del Paese. La Rappresentanza in Italia della Commissione europea, l’Ufficio di collegamento del Parlamento europeo in Italia e l’Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica italiana, hanno organizzato una serie di concerti gratuiti dell’artista ucraina Yulia Yurchak in collaborazione con l’Associazione culturale Pasquale Anfossi.
Yaroslav Melnyk, Ambasciatore ucraino in Italia: “Permetteranno di sentire meglio il gusto della musica ucraina e di conoscere la forza e il cuore sincero della nazione ucraina di capire perché e per cosa stiamo combattendo in Ucraina, difendendo i nostri comuni valori. Il nostro Paese sta lottando per la sua libertà, indipendenza, storia, cultura secolare per la libertà di tutti gli europei e i popoli del mondo libero”.
Dopo la prima tappa a Genova l’11 marzo, il tour di Yulia Yurchak, organista, pianista, musicologa e compositrice di Odessa, continua il 14 marzo a Roma al Pontificio Istituto di Musica Sacra, a Torino il 15 marzo (all’Auditorium dell’Oratorio di San Filippo Neri) e a Milano il 17 marzo (al Teatro Parenti). I suoi concerti vogliono essere un viaggio tra la musica e i compositori dell’Ucraina.
Yulia Yurchak, organista, pianista, compositrice: “Ho fatto il mio primo concerto a Genova che è gemellata con Odessa, il mio tour italiano è partito da questa città che è cosi vicina alla mia, a Roma per me è la prima volta” ha raccontato.
Yulia ha detto di voler mostrare il cuore e l’anima del suo Paese, raccontarne la storia e farne conoscere la musica, ancora poco nota in Europa. “Voglio farvi ascoltare questa musica per farvi vedere quanto è europea, farvi conoscere i musicisti ucraini e magari poi invogliare le persone ad andare su youtube a cercare questa nostra musica, voglio mostrarvi cosa abbiamo”. “La guerra è terribile – dice – ma per noi artisti questi periodi bui possono essere di grande ispirazione, possiamo creare qualcosa di veramente bello e pieno di emozioni”.
Per i concerti in Italia ha preparato alcuni brani mai suonati prima in Europa, alcuni mai suonati prima neanche in Ucraina.