Roma, 8 mar. (askanews) – “Cinque mimose per cinque Madri Costituenti”: è la dedica che Roma Capitale ha scelto per celebrare nel 2023 la Giornata Internazionale della Donna. Sono state messe a dimora, presso il giardino di San Sisto, 5 essenze di mimosa dedicate alle 5 madri costituenti che parteciparono al gruppo dei 75 parlamentari che estese nel 1946 il testo della Costituzione italiana: Maria Federici, Angela Gotelli, Teresa Noce, Lina Merlin, Nilde Iotti.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, insieme alle assessore capitoline all’Ambiente Sabrina Alfonsi e alla Scuola Claudia Pratelli, hanno accompagnato i bambini e le bambine dell’istituto comprensivo di San Gregorio nella messa a dimora delle cinque mimose. All’iniziativa sono intervenute le consigliere capitoline del Pd Valeria Baglio e Michela Cicculli, con Livia Turco, ex ministra e presidente della Fondazione Nilde Iotti, Giulia Rodano, presidente della Casa Internazionale delle donne e Oria Gargano, Befree, cooperativa che sostiene le donne vittime di violenza e di tratta. “Le mimose anche esteriormente sono fiori collettivi – ha spiegato l’assessora Alfonsi – e nel 1946 furono scelte dall’Udi, e dalle partigiane di Roma tra le quali la ultracentenaria romana Marisa Cinciari Rodano, che salutiamo attraverso sua figlia Giulia, come simbolo della giornata dedicata alle donne”.
Nel 1946, ha ricordato Alfonsi, “le donne italiane conquistarono il diritto al voto che poterono esercitare alle amministrative del 10 marzo, un tempo che sembra molto lontano. Sempre nel 46 furono elette le prime sindache, e le 21 parlamentari, su 556 membri del primo Parlamento, di cui 5 entrarono nella commissione dei 75 che scrisse la Costituzione italiana. A loro dedichiamo le 5 mimose che abbiamo messo a dimora in questo giardino, dove vogliamo raccontare un pezzo della storia collettiva del nostro Paese, con le piante, simbolo di resilienza e di futuro”.
Oggi, ha affermato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri “festeggiamo una data bellissima e importantissima, che celebra dei risultati, come la capacità straordinaria di queste donne, che erano in minoranza nell’Assemblea costituente, che sono riuscite ad affermare dei principi fondamentali”.
Giulia Rodano, nel suo intervento, ha ricordato che la scelta da parte di sua madre della mimosa come fiore-simbolo della giornata “è stata determinata dal fatto che la mimosa era un fiore povero è ampiamente disponibile”, ma anche che, grazie alla lotta delle 5 donne celebrate oggi da Roma Capitale, “nella Costituzione più bella del mondo è stato affermata la necessità di affermare la parità ‘di sesso’ e ‘di fatto’, quindi concretamente implementata dalle istituzioni nazionali, cui gli uomini dei loro partiti non avevano posto attenzione”.
Come scritto nella nostra Costituzione, ha ripreso il sindaco Gualtieri nel suo intervento rivolto ai ragazzi e alle ragazze delle scuole, “non basta che l’uguaglianza sia di diritto, deve essere di fatto. Queste righe sulla parità delle donne che essa contiene non sono però sufficienti, perché siamo ancora lontani dagli obiettivi fissati dai costituenti – ha ammesso il sindaco – e la violenza sulle donne è sintomo della difficoltà di tanti uomini ad accettare la parità effettiva. È per questo che oggi siamo qui con orgoglio e gratitudine a rendere omaggio e ricordare queste 5 straordinarie costituenti e tutte le altre 21 che in quell’Assemblea seppero battersi, divise dell’appartenenza politica ma unite su una battaglia di civiltà. Finché non ci sarà parità in ogni singolo ambito e settore, questo Paese non sarà mai il Paese che vogliamo”, ha concluso.