Roma, 7 mar. (askanews) – “Come molti calabresi, ho sotto agli occhi il dramma di ciò che è accaduto a Cutro. Ho visto bambini deceduti che sono stati riconosciuti dopo qualche giorno, e che nella bara al posto del nome avevano un codice. Non voglio fare polemiche, ma credo sia sciacallaggio strumentalizzare i morti per addossare responsabilità al governo”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, durante la registrazione di “Porta a Porta”, in onda questa sera su Rai 1.
“Di certo, però, qualcosa non ha funzionato nei soccorsi. È il sistema che non funziona. Frontex è più calibrato a operazioni di polizia che a quelle di soccorso. Quando qualche anno fa ci fu una tragedia immane a Lampedusa, si fece Mare Nostrum. Il limite di Mare Nostrum è stato che era un programma nazionale, ma troppo poco spesso in Europa si parla di accoglienza, e troppo poco spesso si parla di potenziare i sistemi per soccorrere i migranti. L’Europa si deve occupare dei soccorsi e quindi, successivamente, anche del ricollocamento. Va approfondito il ruolo di Frontex, che ad oggi non svolge un’azione specifica per soccorrere donne e bambini che muoiono in mare”, ha sottolineato Occhiuto.