Milano, 7 mar. (askanews) – “Una guida alla lettura e alla scoperta dei Colli Euganei e delle eccellenze enologiche che qui vengono prodotte da centinaia di anni. Un testo che vuole raccontare la storia della viticoltura nel territorio euganeo e l’origine dei vitigni che nel corso del tempo sono arrivati nell’areale influenzando e modificando il paesaggio e il territorio in un gioco di interazione sinergica che ritroviamo in bottiglia”. Questo il senso del libro “Colli Euganei: nati dal fuoco, plasmati dalla viticultura” che sarà presentato l’8 marzo nella spettacolare Villa Selvatico a Battaglia Terme (Padova).
Promosso dal Consorzio Tutela Vini Colli Euganei come primo di una serie di quaderni scientifici che raccontano le peculiarità della denominazione padovana, questo volume è scritto a quattro mani da Attilio Scienza, già presidente del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia e titolare del corso di Miglioramento genetico della vite e di Viticoltura di territorio all’Università di Milano, e la ricercatrice Serena Imazio.
Gli autori disegnano la storia di un territorio in cui il vino traccia una linea continua di riferimento sociale, antropologico e culturale: dalle prime testimonianze dell’utilizzo del vino presso i Veneti antichi in epoca preromana, dimostrate dalla “Situla Benvenuti” rinvenuta ad Este (Padova), passando per la romanizzazione della viticultura, l’impatto della Chiesa nell’agricoltura medievale e l’epoca della Serenissima, arrivando poi ai Conti Corinaldi (che nei Colli Euganei piantarono per primi le varietà bordolesi, nel 1870).
“La nuova comunicazione del vino – soprattutto in un territorio ricco, complesso e dalla storia millenaria come quello italiano, deve essere basata su una strategia che allarghi i confini e che cominci a includere paesaggio e suoi trascorsi storici e preistorici non per dare un’età al vino o alla presenza dei vitigni che lo producono sul territorio, ma per fare l’esatto opposto: definirne il carattere atemporale, inimitabile e riconoscibile”.
La presentazione a Villa Selvatico vedrà l’intervento del presidente del Consorzio, Marco Calaon, e un’introduzione della guida naturalistica Francesco Loreggian. A seguire, Attilio Scienza racconterà storia, mito e pedigree dei vitigni dei Colli Euganei, mentre Gianni Borin presenterà un focus sulla Docg Fior d’Arancio. In chiusura, un contributo del Parco Letterario Francesco Petrarca e Colli Euganei da parte della guida turistica e docente Claudia Baldin e un approfondimento enoturistico di Giorgio Salvan.