Nuova Delhi, 2 mar. (askanews) – Dalle coste sul Mediterraneo, l’Italia è sempre più proiettata verso l’Indo-Pacifico, pur restando “parte integrante della comunità euro-atlantica e dell’Occidente culturale e politico” ed essendo “profondamente europea”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento all’inaugurazione del Raisina Dialogue a Nuova Delhi.
L’Italia, ha ribadito Meloni, sta lavorando per essere “il ponte che collega il Mediterraneo orientale, l’Africa e l’Europa”. E tuttavia l’apertura del Canale di Suez consente nell’ultimo secolo e mezzo “un passaggio dal Mediterraneo all’Indo-Pacifico”.
Questo rende il Mediterraneo “il mare di mezzo, un bacino tra i due più vasti spazi marittimi del globo: l’Atlantico e l’Indo-Pacifico. L’Italia, con la sua penisola, sta nel del Mar Mediterraneo e continua a essere parte integrante della comunità euro-atlantica e dell’Occidente culturale e politico, ma è sempre più proiettata verso l’Indo-Pacifico, ripercorrendo la storia delle nostre repubbliche marinare e di Marco Polo. Soprattutto dopo l’apertura del Canale di Suez le leggi della fisica e quelle dei vasi comunicanti, sono quelle del commercio. L’impatto di questo cambiamento è incommensurabile. Centocinquant’anni dopo mentre l’Indo-Pacifico è diventato un centro di gravità del commercio mondiale, 40% del commercio estero transita nel Mar Cinese meridionale e molto di più passa nell’Oceano Indiano. Le nostre due regioni sono più interconnesse che mai. Insieme rappresentiamo il 70% del commercio globale, e l’Ue è diventata il principale investitore nell’Indo-Pacifico”.