Naufragio Cutro, opposizioni chiedono dimissioni Piantedosi – askanews.it

Naufragio Cutro, opposizioni chiedono dimissioni Piantedosi

La segretaria Pd Schlein: parole “disumane e inadeguate al ruolo”
Mar 1, 2023

Roma, 1 mar. (askanews) – Si è detto disponibile a una informativa in Parlamento sul naufragio di Cutro il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ma nella sua audizione in commissione Affari Costituzionali le opposizioni hanno continuato a chiedere le sue dimissioni, e chiarimenti sulla dinamica della tragedia che ha ucciso almeno 65 migranti.

Per la neosegretaria del PD Elly Schlein, al suo primo intervento pubblico nel ruolo, le parole di Piantedosi sulla disperazione che non giustifica mettere a rischio la vita dei figli sono “suonate a tutta l’Italia indegne di un ministro”.

“Chi è lei per stabilire cosa giustifichi o meno la disperazione se la scelta è fra rischio di morte per tortura o di morire in mare?”, ha aggiunto, chiedendo che si chiariscano dinamiche e responsabilità. Che alternative hanno in assenza di vie legali per l’accesso a tutti i paesi europei, non solo all’Italia, che queste politiche europee e italiane stanno appaltando ai trafficanti di armi? Noi vogliamo che si chiariscano le dinamiche e le precise responsabilità di quello che è accaduto”.

Piantedosi aveva esposto alla Camera le linee programmatiche del suo ministero ma il dibattito si è concentrato sul naufragio. Perché non è stato avviato un intervento dopo la segnalazione della barca dei migranti da parte dell’agenzia europea Frontex? Come mai sono uscite in mare solo due imbarcazioni della Guardia di Finanza? Per il ministro non c’era presupposto di pericolo.

“L’assetto aereo Frontex che per primo ha individuato l’imbarcazione dopo le 22 del 25 febbraio a 40 miglia nautiche dall’Italia non aveva segnalato una situazione di pericolo o di stress a bordo, evidenziando la presenza di una persona sopra coperta e altre sotto coperta e una buona galleggiabilità dell’imbarcazione. Poi c’è stato un peggioramento delle condizioni meteo”, ha detto Piantedosi.

“Non ci è chiaro chi decida se interviene la Gdf o la Guardia costiera, non ci lasci alle ricostruzioni giornalistiche, poi vedremo la magistratura” ha poi chiesto Schlein. Il tema che dobbiamo tenere conto è che c’è sovrapposizione fra law enforcement e Sar, cioè il soccorso in mare” ha detto il ministro. “Sono un po’ reticente perché ho timore che… questo è un sistema molto complesso dove le esigenze di soccorso non sono svincolate da quelle di contrasto all’immigrazione irregolare; saremmo miopi se non sapessimo che quasi tutti gli eventi di questo tipo prevedono la connotazione di evento di immigrazione irregolare, che quando ne occorrono le condizioni richiede il salvataggio”.