Udicon: superbonus 110% misura da ricostruire dalle fondamenta
“Secondo varie fonti – ha aggiunto – su 60 miliardi di crediti di imposta legati al bonus 110% le frodi sono ben 5,7 miliardi. Quelli truffati sono miliardi che potevano andare ad un piano di riduzione dei consumi delle case delle famiglie e dei cittadini meno abbienti. Oppure potevano aumentare i fondi stanziati da destinare a quei pochi interventi base che da soli hanno già un enorme impatto sui consumi, come ad esempio gli infissi. Per non parlare degli edifici pubblici, con casi limite di bambini che vanno in ipotermia a scuola e di situazioni
disastrate di edilizia pubblica come le case popolari. Un’altra cosa che evidentemente non ha funzionato è stato il superbonus nei condomini”.
“Probabilmente non aiuta aver assegnato la gestione dei lavori agli amministratori di condominio da soli, che tra altro è una professione non regolamentata, quando forse era meglio accompagnarla da un controllo statale costante sulla correttezza della pratica. La corsa al 110 ha creato anche problemi ai consumatori: molte sono le chiamate per denunciare ritardi o incomprensioni per la ditta. L’impressione è che ci sia stato un flusso non controllabile, meglio intervenire anche in misura maggiore, ma in maniera diversa. Bisogna tornare con i piedi per terra – ha concluso Martina Donini – permettendo ai consumatori
quei pochi interventi per tutti, che già hanno un grande impatto sui consumi”.