Autonomia, De Luca: rischia rottura Italia ma anche morte del Sud – askanews.it

Autonomia, De Luca: rischia rottura Italia ma anche morte del Sud

Napoli, 22 feb. (askanews) – “Al Sud dobbiamo stare attenti a cosa si muove su piano nazionale, sull’autonomia differenziata che rischia di essere non solo la rottura dell’unita’ d’Italia ma la morte del Sud, partendo da sanita’ e scuola”. A ribadirlo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a Bacoli per la riapertura del cantiere della nuova stazione ferroviaria. “L’obiettivo che hanno – ha aggiunto facendo riferimento al decreto Calderoli – e’ fare contratti regionali autonomi. In sanita’ gia’ non abbiamo personale e le Regioni del Nord hanno i soldi per fare contratti integrativi, dando 2.500 euro al mese in piu’ a un medico, a un infermiere. Questo significa che i pochi medici che abbiamo, andranno via al Nord. E’ un pericolo mortale per la nostra sanita’. Pensano anche di fare corsi di specializzazione regionali autonomi, finanziati dalle Regioni e avendo poi la possibilita’ per gli specializzati regionali di inserirsi nel sistema sanitario pubblico”. “Sulla scuola pensano a contratti integrativi regionali e anche questo e’ un pericolo gravissimo per il Sud e la Campania. Sarebbe bene che tutte le forze politiche facessero battaglia per bloccare questa doppia operazione su scuola e sanita’ pubblica”, ha concluso De Luca.
Feb 22, 2023
Stare attenti a partire da sanita’ e scuola

Napoli, 22 feb. (askanews) – “Al Sud dobbiamo stare attenti a cosa si muove su piano nazionale, sull’autonomia differenziata che rischia di essere non solo la rottura dell’unita’ d’Italia ma la morte del Sud, partendo da sanita’ e scuola”. A ribadirlo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a Bacoli per la riapertura del cantiere della nuova stazione ferroviaria.

“L’obiettivo che hanno – ha aggiunto facendo riferimento al decreto Calderoli – e’ fare contratti regionali autonomi. In sanita’ gia’ non abbiamo personale e le Regioni del Nord hanno i soldi per fare contratti integrativi, dando 2.500 euro al mese in piu’ a un medico, a un infermiere. Questo significa che i pochi medici che abbiamo, andranno via al Nord. E’ un pericolo mortale per la nostra sanita’. Pensano anche di fare corsi di specializzazione regionali autonomi, finanziati dalle Regioni e avendo poi la possibilita’ per gli specializzati regionali di inserirsi nel sistema sanitario pubblico”.

“Sulla scuola pensano a contratti integrativi regionali e anche questo e’ un pericolo gravissimo per il Sud e la Campania. Sarebbe bene che tutte le forze politiche facessero battaglia per bloccare questa doppia operazione su scuola e sanita’ pubblica”, ha concluso De Luca.