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Pechino ribadisce la politica One China e accusa forze straniere
Roma, 21 feb. (askanews) – Pechino ha accusato Taiwan di “provocazione” dopo che la presidente Tsai ha affermato che il Paese incrementerà le relazioni militari con gli Stati Uniti per arginare “l’espansionismo autoritario”.
“La Cina si è sempre opposta con risolutezza ai contatti militari tra gli Stati Uniti e Taiwan, e alla vendita di armi americane a Taiwan. La provocazione pro-indipendenza delle autorità del Partito democratico progressista non cambierà il fatto che Taiwan è parte della Cina, non scuoterà la struttura sotto la quale la comunità internazionale sostiene universalmente il principio One China, e non può cambiare la tendenza generale che è la riunificazione con la Cina. Tutte le cospirazioni o azioni tese alla secessione (dalla Cina) si appoggiano su forze straniere per minare le relazioni tra i due Paesi sullo stretto e torneranno indietro e non avranno successo”, ha affermato il portavoce del ministero degli Affari esteri cinese, Wang Wenbin.