Terzo anno covid, Zaia: un pensiero a chi ha perso la vita – askanews.it

Terzo anno covid, Zaia: un pensiero a chi ha perso la vita

Venezia, 20 feb. (askanews) – “Sono trascorsi tre anni dall’inizio del contagio da Coronavirus nella nostra regione, un’esperienza che non è ancora del tutto conclusa e che ha segnato profondamente le nostre vite e la nostra comunità. Concentrati sulla ripartenza ci siamo ributtati in una vita che, nonostante la necessità di alcuni accorgimenti, è tornata normale ma solo tra alcuni anni si potrà valutare un periodo storico concluso e definito. Avremo modo di capire quale esperienza abbiamo attraversato realmente e comprenderemo quale sia stata la forza della nostra gente, la solidità del nostro tessuto sociale, l’importanza di quella tradizione di solidarietà e lavoro che caratterizza il nostro territorio”. Sono parole del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, nel terzo anniversario dell’inizio della pandemia da Covid 19 che in Veneto registrò il primo decesso in Italia. “Rivolgo il pensiero agli oltre 16.600 veneti che sono morti e al dolore dei loro familiari, accomunati nel destino a milioni di persone in tutto il Mondo – prosegue il Governatore -. Resterà un punto indimenticabile della mia vita la telefonata con cui venivo informato del primo ricovero per Coronavirus e la contemporanea sensazione che da quel momento era come se iniziasse una guerra. Un pensiero che ha trovato conferma con la tristezza profonda per il primo decesso e la chiusura del centro di Vò presidiata militarmente; sono certo di aver condiviso questo sentimento non solo con gli addetti ai lavori ma anche con tutti i cittadini. Era solo l’inizio di un triennio senza precedenti, con un contagio che ad oggi ha coinvolto più di 2 milioni e seicentomila veneti. Abbiamo assistito in tutto il mondo a immagini che non avremmo mai pensato di vedere e la nostra vita è cambiata irreversibilmente”. (Segue)
Feb 20, 2023
“Grazie ai sanitari e ai volontari”

Venezia, 20 feb. (askanews) – “Sono trascorsi tre anni dall’inizio del contagio da Coronavirus nella nostra regione, un’esperienza che non è ancora del tutto conclusa e che ha segnato profondamente le nostre vite e la nostra comunità. Concentrati sulla ripartenza ci siamo ributtati in una vita che, nonostante la necessità di alcuni accorgimenti, è tornata normale ma solo tra alcuni anni si potrà valutare un periodo storico concluso e definito. Avremo modo di capire quale esperienza abbiamo attraversato realmente e comprenderemo quale sia stata la forza della nostra gente, la solidità del nostro tessuto sociale, l’importanza di quella tradizione di solidarietà e lavoro che caratterizza il nostro territorio”.

Sono parole del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, nel terzo anniversario dell’inizio della pandemia da Covid 19 che in Veneto registrò il primo decesso in Italia.

“Rivolgo il pensiero agli oltre 16.600 veneti che sono morti e al dolore dei loro familiari, accomunati nel destino a milioni di persone in tutto il Mondo – prosegue il Governatore -. Resterà un punto indimenticabile della mia vita la telefonata con cui venivo informato del primo ricovero per Coronavirus e la contemporanea sensazione che da quel momento era come se iniziasse una guerra. Un pensiero che ha trovato conferma con la tristezza profonda per il primo decesso e la chiusura del centro di Vò presidiata militarmente; sono certo di aver condiviso questo sentimento non solo con gli addetti ai lavori ma anche con tutti i cittadini. Era solo l’inizio di un triennio senza precedenti, con un contagio che ad oggi ha coinvolto più di 2 milioni e seicentomila veneti. Abbiamo assistito in tutto il mondo a immagini che non avremmo mai pensato di vedere e la nostra vita è cambiata irreversibilmente”. (Segue)