L’avvocato di Alfredo Cospito: non mangia da 4 mesi, è vicino al punto di non ritorno – askanews.it

L’avvocato di Alfredo Cospito: non mangia da 4 mesi, è vicino al punto di non ritorno

Roma, 17 feb. (askanews) – Alfredo Cospito “e’ una persona che non mangia da 4 mesi, vicina al punto di non ritorno. Non capisco da dove attinga le informazioni il ministro Nordio. Non e’ vero che Cospito ha ripreso a mangiare, ha provato ad assumere uno yogurt al miele ma l’ha rimesso. Alimentazione forzata? Secondo me e secondo accademici e membri della Consulta non sarebbe possibile, ma mi pare che il governo stia mantenendo aperta questa eventualita’”: cosi’ Flavio Rossi Albertini, legale di Alfredo Cospito, intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’e’ desta”, condotta da Gianluca Fabi e Emanuela Valente su Radio Cusano Campus. “Non sono un medico – ha aggiunto – posso semplicemente rappresentare cio’ che mi appare. A me sembra una persona veramente provata. Le informazioni che vengono diramate con toni rassicuranti, non trovano riscontro. A me sembra una storia estremamente drammatica. Un uomo che da 4 mesi non si nutre piu’ e che e’ vicino a un punto di non ritorno. Non capisco il ministro Nordio a quale informazioni attinga. Sabato scorso l’hanno ricoverato, per cui cosi’ bene non sta. Evidentemente – ha sottolineato – la situazione e’ stata ritenuta catastrofica anche dai dirigenti del carcere di Opera, che a distanza di pochi giorni la situazione possa essere cambiata non mi sembra plausibile”. Cospito ha ripreso a mangiare? “Non e’ vero. Ha provato ad assumere uno yogurt al miele e l’ha rimesso. Non si alimenta da 4 mesi. Sono informazioni diramate non so da chi, non certo da Cospito che non puo’ parlare. Puo’ darsi anche che vi sia un interesse a mantenere basso un livello di tensione anche politica che si e’ sviluppata su questa vicenda. Puo’ darsi che la finalita’ sia questa”. “Tutto cio’ che dovrebbe avere un margine di segretezza viene immediatamente diramato. Ho avuto modo di leggere, inviatomi da un giornalista, il parere che il governo ha richiesto al Comitato di bioetica. Mi sembra che, con argomenti poco convincenti gia’ dal tenore delle domande, questa eventualita’ il governo la stia mantenendo aperta, tant’e’ vero che sta cercando un sostegno giuridico. Dal mio punto di vista non sarebbe possibile. Ho sentito tanti accademici, membri della Consulta e dicono che non sarebbe possibile”, ha spiegato il legale. “Se all’interno di una manifestazione qualcuno commette un reato ne rispondera’ – ha risposto a proposito delle manifestazioni pro-Cospito – non e’ che una manifestazione sia un reato di per se’. Dovremo essere lieti che qualcuno stia manifestando il proprio punto di vista. Chiedere a Cospito (che sta da 9 mesi in 41 bis, che non mangia da 4 mesi, che e’ un anarchico e dunque non si erge a giudice dei comportamenti altrui) di commentare e sanzionare cio’ che avviene mi sembra una richiesta che esuli dal personaggio”. “Sciascia diceva che la mafia si combatte con i libri e non con l’antimafia, si combatte con scuola, cultura, miglioramento delle condizioni sociali, la prima domanda che mi porrei e’: e’ stato fatto qualcosa in questi ultimi 20 anni in questo senso? Detto cio’ – ha concluso – se ci fosse la finalita’ di recidere un rapporto tra sodali, tra associati interni e esterni al carcere, avrebbe un senso. Il 41 bis per come lo applichiamo noi oggi ha un surplus di afflittivita’ tant’e’ che anche il garante nazionale parla di carcere duro e i garantisti lo ritengono privo di logica perche’ non corrisponde alla finalita’ per il quale e’ stato inserito. La finalita’ vera dovrebbe essere quella di recidere le comunicazioni. Al momento si tratta di prescrizioni di mera afflizione”. “La vicenda di Cospito – ha concluso Albertini – guarda a questioni estremamente importanti, e’ interessante anche da un punto di vista professionale cimentarsi nell’agone di ragionamenti cosi’ difficoltosi ma anche interessanti da portare avanti. Perche’ Cospito ha accettato la mia difesa? In passato alcuni detenuti politici hanno rifiutato la difesa, io sto assumendo un ruolo di difesa tecnica, la difesa politica se la fa da se'”. Ssa/Int14
Feb 17, 2023
Albertini: Nordio sbaglia, non so da dove attinga informazioni Roma, 17 feb. (askanews) – Alfredo Cospito “e’ una persona che non mangia da 4 mesi, vicina al punto di non ritorno. Non capisco da dove attinga le informazioni il ministro Nordio. Non e’ vero che Cospito ha ripreso a mangiare, ha provato ad assumere uno yogurt al miele ma l’ha rimesso. Alimentazione forzata? Secondo me e secondo accademici e membri della Consulta non sarebbe possibile, ma mi pare che il governo stia mantenendo aperta questa eventualita’”: cosi’ Flavio Rossi Albertini, legale di Alfredo Cospito, intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’e’ desta”, condotta da Gianluca Fabi e Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.

“Non sono un medico – ha aggiunto – posso semplicemente rappresentare cio’ che mi appare. A me sembra una persona veramente provata. Le informazioni che vengono diramate con toni rassicuranti, non trovano riscontro. A me sembra una storia estremamente drammatica. Un uomo che da 4 mesi non si nutre piu’ e che e’ vicino a un punto di non ritorno. Non capisco il ministro Nordio a quale informazioni attinga. Sabato scorso l’hanno ricoverato, per cui cosi’ bene non sta. Evidentemente – ha sottolineato – la situazione e’ stata ritenuta catastrofica anche dai dirigenti del carcere di Opera, che a distanza di pochi giorni la situazione possa essere cambiata non mi sembra plausibile”.

Cospito ha ripreso a mangiare? “Non e’ vero. Ha provato ad assumere uno yogurt al miele e l’ha rimesso. Non si alimenta da 4 mesi. Sono informazioni diramate non so da chi, non certo da Cospito che non puo’ parlare. Puo’ darsi anche che vi sia un interesse a mantenere basso un livello di tensione anche politica che si e’ sviluppata su questa vicenda. Puo’ darsi che la finalita’ sia questa”.

“Tutto cio’ che dovrebbe avere un margine di segretezza viene immediatamente diramato. Ho avuto modo di leggere, inviatomi da un giornalista, il parere che il governo ha richiesto al Comitato di bioetica. Mi sembra che, con argomenti poco convincenti gia’ dal tenore delle domande, questa eventualita’ il governo la stia mantenendo aperta, tant’e’ vero che sta cercando un sostegno giuridico. Dal mio punto di vista non sarebbe possibile. Ho sentito tanti accademici, membri della Consulta e dicono che non sarebbe possibile”, ha spiegato il legale.

“Se all’interno di una manifestazione qualcuno commette un reato ne rispondera’ – ha risposto a proposito delle manifestazioni pro-Cospito – non e’ che una manifestazione sia un reato di per se’. Dovremo essere lieti che qualcuno stia manifestando il proprio punto di vista. Chiedere a Cospito (che sta da 9 mesi in 41 bis, che non mangia da 4 mesi, che e’ un anarchico e dunque non si erge a giudice dei comportamenti altrui) di commentare e sanzionare cio’ che avviene mi sembra una richiesta che esuli dal personaggio”.

“Sciascia diceva che la mafia si combatte con i libri e non con l’antimafia, si combatte con scuola, cultura, miglioramento delle condizioni sociali, la prima domanda che mi porrei e’: e’ stato fatto qualcosa in questi ultimi 20 anni in questo senso? Detto cio’ – ha concluso – se ci fosse la finalita’ di recidere un rapporto tra sodali, tra associati interni e esterni al carcere, avrebbe un senso. Il 41 bis per come lo applichiamo noi oggi ha un surplus di afflittivita’ tant’e’ che anche il garante nazionale parla di carcere duro e i garantisti lo ritengono privo di logica perche’ non corrisponde alla finalita’ per il quale e’ stato inserito. La finalita’ vera dovrebbe essere quella di recidere le comunicazioni. Al momento si tratta di prescrizioni di mera afflizione”.

“La vicenda di Cospito – ha concluso Albertini – guarda a questioni estremamente importanti, e’ interessante anche da un punto di vista professionale cimentarsi nell’agone di ragionamenti cosi’ difficoltosi ma anche interessanti da portare avanti. Perche’ Cospito ha accettato la mia difesa? In passato alcuni detenuti politici hanno rifiutato la difesa, io sto assumendo un ruolo di difesa tecnica, la difesa politica se la fa da se'”.

Ssa/Int14