“Tutelare il diritto al lavoro dei nostri concittadini lombardi”
Roma, 31 gen. (askanews) – “Nel 2020, in piena pandemia, il mio governo siglo’ un accordo con la Svizzera per far si’ che anche i nostri lavoratori frontalieri avessero diritto allo smart working come tutti gli altri, senza che questo li penalizzasse dal punto di vista fiscale. Ad oggi pero’ il governo Meloni, quello che doveva difendere gli italiani e si candida a governare ancora la Lombardia, ha lasciato scadere i termini di questo accordo: cosi’ da domani, in assenza di un rinnovo, scattera’ lo stop allo smart working per oltre 90mila frontalieri lombardi”. Lo ha dichiarato in una nota il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.
“Il Movimento 5 stelle – ha sottolineato l’ex premier – si e’ mobilitato fin da subito per chiedere al governo l’immediato rinnovo dell’accordo. Ci auguriamo che su questo importante passaggio si possa raggiungere un’intesa con tutte le forze politiche, cosi’ da poter tutelare – ha concluso Conte – il diritto al lavoro dei nostri concittadini lombardi”.
Conte: scaduta intesa con Svizzera su smart working frontalieri
Roma, 31 gen. (askanews) – “Nel 2020, in piena pandemia, il mio governo siglo’ un accordo con la Svizzera per far si’ che anche i nostri lavoratori frontalieri avessero diritto allo smart working come tutti gli altri, senza che questo li penalizzasse dal punto di vista fiscale. Ad oggi pero’ il governo Meloni, quello che doveva difendere gli italiani e si candida a governare ancora la Lombardia, ha lasciato scadere i termini di questo accordo: cosi’ da domani, in assenza di un rinnovo, scattera’ lo stop allo smart working per oltre 90mila frontalieri lombardi”. Lo ha dichiarato in una nota il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.
“Il Movimento 5 stelle – ha sottolineato l’ex premier – si e’ mobilitato fin da subito per chiedere al governo l’immediato rinnovo dell’accordo. Ci auguriamo che su questo importante passaggio si possa raggiungere un’intesa con tutte le forze politiche, cosi’ da poter tutelare – ha concluso Conte – il diritto al lavoro dei nostri concittadini lombardi”.