Roma, 19 gen. (askanews) – Semaforo verde sul decreto ministeriale Geoscambio da parte della ‘Piattaforma Geotermia’, Gruppo di Lavoro costituito dal Consiglio Nazionale dei Geologi – CNG – che raggruppa Enti di Ricerca, associazioni, ordini professionali che si occupano di geotermia Nazionale e internazionale. Sul decreto a dicembre c’era stato un confronto per un provvedimento salutato con soddisfazione dai componenti della Piattaforma Nazionale Geotermia e che ha lo scopo di normare a livello nazionale il settore delle “piccole utilizzazioni geotermiche” in Italia, con particolare riferimento agli impianti geotermici a circuito chiuso.
“Il Decreto era atteso dal 2011 – ha dichiarato in una nota Emanuele Emani membro del consiglio nazionale geologi con delega al coordinamento della piattaforma geotermia – quale attuazione del Decreto Legge 2011/28 e della Direttiva Europea DEC 2009/28, ed ha come obiettivo quello di regolamentare l’installazione delle pompe di calore geotermiche. In particolare, risponde alla necessità di semplificare e accelerare il processo autorizzativo, soprattutto in questa fase di forte spinta verso la transizione energetica ed ambientale, nei confronti della geotermia, fonte energetica rinnovabile e programmabile che concorre in modo sostanziale alla diminuzione delle emissioni climalteranti, oltre ad essere strategica in termini di contributo economico, occupazionale e di risparmio ed efficienza energetica”.
“Nel testo del decreto ministeriale – evidenzia Emani – viene esplicitata l’importanza e la necessità di una corretta modellazione geologica e idrogeologica, in particolare per sonde oltre i 50 kW, nonché la presenza, in ogni caso, di una direzione dei lavori da parte di un esperto iscritto all’Albo (DPR 328/2001). Diviene quindi di fondamentale importanza la figura del professionista in grado di curare gli aspetti idro-geologici, geotecnici, ambientali e di impatto termico connessi alla realizzazione di un impianto geotermico. Questo strumento rappresenta il primo traguardo importante raggiunto dalla Piattaforma Geotermia, grazie al lavoro e alla costanza di tutti i partecipanti al tavolo coordinati dal Consiglio Nazionale dei Geologi: AICARR, AIRU, ANIGhp, ANIM, ANIPA, ANISIG, Ass.ne Acque Sotterranee, Consiglio Nazionale Ingegneri, Consiglio Nazionale Periti Industriali, Co.Svi.G, ENEA, F.IN.CO., GSE, RSE, IAH Italia, UGI, FEG, ISPRA, ITACA, INGV e CNR. L’impegno della Piattaforma e dei suoi componenti continuerà con l’obiettivo di proporre un miglioramento al testo sopracitato, prevedendo un ampliamento degli interventi non contemplati, estendendo la normativa anche agli edifici di nuova costruzione ed infine proponendo linee guida per i sistemi geotermici a circuito aperto” ha concluso.