Spetta a Stati adoperarsi per strategie e risorse
Citta’ del Vaticano, 16 gen. (askanews) – “La salute non e’ un lusso! Un mondo che scarta gli ammalati, che non assiste chi non puo’ permettersi le cure, e’ cinico e non ha futuro”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in udienza ai rappresentanti della Federazione Nazionale degli Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle Professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. Francesco ha, poi, ribadito “il diritto alla salute” che, ha detto, deve essere “riconosciuto a tutti. Spetta ad ogni Paese – ha infatti aggiunto – adoperarsi per ricercare le strategie e le risorse perche’ ad ogni essere umano sia garantito l’accesso alle cure e il diritto fondamentale alla salute”.
“La vostra professione nasce da una scelta valoriale. Con il vostro servizio contribuite a ‘rialzare e riabilitare’, i vostri assistiti, ricordando che prima di tutto sono persone. Al centro infatti dev’esserci sempre la persona, in tutte le sue componenti, compresa quella spirituale: una totalita’ unificata, in cui si armonizzano le dimensioni biologiche e spirituali, culturali e relazionali, progettuali e ambientali dell’essere umano nel percorso della vita”.
Infine, il Papa rivolgendosi agli operatori sanitari, li ha invitati a “non cedere a sterili efficientismi o a un’applicazione fredda dei protocolli. I malati – ha concluso – sono persone che chiedono di essere curate e di sentirsi curate, e per questo e’ importante relazionarsi a loro con umanita’ ed empatia”.
Papa: la salure non è un lusso. Non garantire cure non degno società
Citta’ del Vaticano, 16 gen. (askanews) – “La salute non e’ un lusso! Un mondo che scarta gli ammalati, che non assiste chi non puo’ permettersi le cure, e’ cinico e non ha futuro”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in udienza ai rappresentanti della Federazione Nazionale degli Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle Professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. Francesco ha, poi, ribadito “il diritto alla salute” che, ha detto, deve essere “riconosciuto a tutti. Spetta ad ogni Paese – ha infatti aggiunto – adoperarsi per ricercare le strategie e le risorse perche’ ad ogni essere umano sia garantito l’accesso alle cure e il diritto fondamentale alla salute”.
“La vostra professione nasce da una scelta valoriale. Con il vostro servizio contribuite a ‘rialzare e riabilitare’, i vostri assistiti, ricordando che prima di tutto sono persone. Al centro infatti dev’esserci sempre la persona, in tutte le sue componenti, compresa quella spirituale: una totalita’ unificata, in cui si armonizzano le dimensioni biologiche e spirituali, culturali e relazionali, progettuali e ambientali dell’essere umano nel percorso della vita”.
Infine, il Papa rivolgendosi agli operatori sanitari, li ha invitati a “non cedere a sterili efficientismi o a un’applicazione fredda dei protocolli. I malati – ha concluso – sono persone che chiedono di essere curate e di sentirsi curate, e per questo e’ importante relazionarsi a loro con umanita’ ed empatia”.