Roma, 3 ott. (askanews) – La crisi energetica che stiamo attraversando sta mettendo a durissima prova le aziende Italiane, tanto da essere a rischio, in alcuni casi, anche la produzione delle stesse. Secondo l’Istat, nel mese di marzo, la crescita dei prezzi dei beni energetici al consumo è passata da + 45,9% di febbraio a + 52,9% di marzo 2022.
Le conseguenze più evidenti della crisi sono in primo luogo l’aumento dei costi dell’energia che, rispetto al 2021, sono superiori da 8 a 10 volte. L’impatto dei rincari, invece, varia da settore a settore e il prezzo più caro della crisi viene pagato principalmente dalle aziende di manifattura energivora e gasivora quali Oldrati Group, leader internazionale nella produzione di manufatti in gomma, plastica e silicone.
A partire dal 2016 il Gruppo Oldrati ha messo in atto una serie di iniziative volte ad aumentare l’efficienza energetica e minimizzare gli sprechi. Un esempio concreto è stata l’introduzione di un Energy Management Team, gruppo di lavoro interfunzionale che ha come obiettivo l’identificazione ed implementazione di continue azioni volte a ottimizzare il consumo di energia, e quindi l’impatto ambientale, oltre che identificare i migliori fornitori di energia in base al rapporto affidabilità-prezzo.
In questa fase storica così fortemente caratterizzata dall’aumento dei costi energetici, il Gruppo Oldrati ha ulteriormente rafforzato gli investimenti atti alla riduzione e ottimizzazione dei consumi, come ad esempio il miglioramento delle programmazioni di produzione per sfruttare gli orari a costo più basso, l’installazione di nuovi plant fotovoltaici e l’isolamento termico degli impiatti produttivi.
Queste sono solo alcune delle numerose azioni che il Gruppo Oldrati ha attuato. Tuttavia, solo nei prossimi mesi si potrà capire se saranno sufficienti per contrastare il fenomeno dell’accrescimento dei prezzi dell’energia. “In questo particolare momento storico noi, come tutte le aziende energivore e gasivore, stiamo impiegando tutte le nostre risorse per implementare azioni che accrescano l’efficienza aziendale ma, di fronte agli aumenti ai quali stiamo assistendo in queste settimane credo si rendano necessari interventi concreti e mirati da parte dei governi. Auspico una politica energetica comune a livello di Unione Europea che permetta alle imprese di dare continuità alle attività produttive e di competere senza svantaggi evidenti. Domani, ancora più di oggi, vedremo il sistema manifatturiero italiano ed europeo indeboliti dalla situazione perdere business già acquisito, così come nuove opportunità, a favore di altre macro regioni più concorrenziali”, ha commentato Manuel Oldrati, CEO del Gruppo Oldrati. “Non posso non negare che negli scorsi giorni siamo stati molto prossimi alla scelta di interrompere temporaneamente le attività di uno dei nostri plant dove i costi energetici sono aumentati così tanto da determinare un’insostenibile perdita economica. Sono contento però che i nostri clienti ci hanno sostenuti in questa specifica fase e abbiamo potuto mantenere la continuità delle nostre operations. A seguito delle ultime elezioni, nei prossimi giorni si formerà un nuovo Governo. Colgo fin da subito l’occasione per fare i miei migliori auguri di buon lavoro e se il nuovo governo lo riterrà utile, il nostro Gruppo si rende disponibile a collaborare, al fine di mitigare l’aumento dei costi. Confindustria Bergamo ha già avviato un tavolo di confronto su questo tema, anche noi come altre aziende del territorio siamo stati invitati a collaborare e ritengo che occasioni di confronto come queste siano il modo migliore per affrontare concretamente una sfida così importante”.