“La memoria non si esprime soltanto nel ricordo, ma e’ espressa nell’impegno”
Roma, 27 gen. (askanews) – “Mai piu’ a un mondo dominato dalla violenza, dalla sopraffazione, dal razzismo, dal culto della personalita’, dalle aggressioni, dalla guerra. Mai piu’ a uno Stato che calpesta liberta’ e diritti. Mai piu’ a una societa’ che discrimina, divide, isola e perseguita. Mai piu’ a una cultura o a una ideologia che inneggia alla superiorita’ razziale, all’intolleranza, al fanatismo”. La cerimonia al Quirinale per il giorno della memoria e’ l’occasione per il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di ricordare che il “valore della Memoria non si esprime soltanto nel ricordo, doveroso e partecipe, delle vittime e delle immani sofferenze loro inflitte. Ma e’ espressa nell’impegno che – alla fine della Seconda Guerra mondiale – gli uomini liberi e gli Stati democratici presero, sulle ceneri di Auschwitz, per dire mai piu’. Un impegno che oggi ci unisce e ci interpella”.
“La parte maggiore della responsabilita’ delle leggi e della politica razzista, in Germania e in Italia va attribuita ai capi dei due regimi, Hitler e Mussolini. Ma il terribile meccanismo di distruzione non si sarebbe messo in moto se non avesse goduto di un consenso, a volte tacito ma comunque diffuso, nella popolazione”, lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla cerimonia al Quirinale per il giorno della memoria.
“Un consenso – osserva il capo dello Stato – con gradi e motivazioni diversi: l’adesione incondizionata, la paura, ma anche, e spesso, il conformismo e quell’orribile apatia morale costituita dall’indifferenza. Poche e isolate furono le figure illuminate che, in Germania e in Italia, levarono la propria voce per condannare il razzismo e la sua letale deriva”.
Gal/Int14
Mattarella: “Mai più a un mondo dominato dalla violenza, dal razzismo, dalla guerra”
Roma, 27 gen. (askanews) – “Mai piu’ a un mondo dominato dalla violenza, dalla sopraffazione, dal razzismo, dal culto della personalita’, dalle aggressioni, dalla guerra. Mai piu’ a uno Stato che calpesta liberta’ e diritti. Mai piu’ a una societa’ che discrimina, divide, isola e perseguita. Mai piu’ a una cultura o a una ideologia che inneggia alla superiorita’ razziale, all’intolleranza, al fanatismo”. La cerimonia al Quirinale per il giorno della memoria e’ l’occasione per il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di ricordare che il “valore della Memoria non si esprime soltanto nel ricordo, doveroso e partecipe, delle vittime e delle immani sofferenze loro inflitte. Ma e’ espressa nell’impegno che – alla fine della Seconda Guerra mondiale – gli uomini liberi e gli Stati democratici presero, sulle ceneri di Auschwitz, per dire mai piu’. Un impegno che oggi ci unisce e ci interpella”.
“La parte maggiore della responsabilita’ delle leggi e della politica razzista, in Germania e in Italia va attribuita ai capi dei due regimi, Hitler e Mussolini. Ma il terribile meccanismo di distruzione non si sarebbe messo in moto se non avesse goduto di un consenso, a volte tacito ma comunque diffuso, nella popolazione”, lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla cerimonia al Quirinale per il giorno della memoria.
“Un consenso – osserva il capo dello Stato – con gradi e motivazioni diversi: l’adesione incondizionata, la paura, ma anche, e spesso, il conformismo e quell’orribile apatia morale costituita dall’indifferenza. Poche e isolate furono le figure illuminate che, in Germania e in Italia, levarono la propria voce per condannare il razzismo e la sua letale deriva”.
Gal/Int14