Chi pensa si possa negare o banalizzare Shoah si rechi in quei luoghi
Venezia, 25 gen. (askanews) – “A coloro che ancora pensano sia possibile negare o anche solo banalizzare la realta’ atroce della Shoah, lancio l’invito a recarsi nei luoghi di quell’orrore. E’ sufficiente andare in posti vicini come al Ghetto di Venezia o, nelle nostre citta’, fuori di quelle case dove una pietra d’inciampo ricorda gli abitanti che, solo perche’ appartenenti alla comunita’ ebraica, sono stati prelevati con la violenza per non farci piu’ ritorno dopo la deportazione e la morte nei lager nazisti. Anche quest’anno per le celebrazioni del Giorno della Memoria saro’ con la comunita’ ebraica veneziana a rappresentare i Veneti, unito nel ricordo di quella che e’ stata una delle pagine piu’ orrende nell’intera storia dell’umanita’, nell’assoluta condanna di ogni revisionismo, negazionismo o semplificazione storica”. Queste le parole espresse in vista del Giorno della Memoria dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che domani sara’ a Venezia alla cerimonia di commemorazione che si terra’ alle 12 presso il Campo del Ghetto Nuovo, accolto dal presidente della Comunita’ Ebraica di Venezia, Dario Calimani, e dal rabbino capo di Venezia, Alberto Sermoneta.
“In questa giornata sento con orgoglio il dovere di ricordare e onorare a nome di tutto il Veneto i milioni di cittadini ebrei, vittime della follia nazista – aggiunge il Governatore -. Una persecuzione che si e’ accanita anche su altri gruppi etnici e religiosi, su malati e disabili inermi, su persone che per orientamento sentimentale o libere scelte personali erano considerate estranee al folle disegno di una razza superiore. Sono passati settantotto anni dall’apertura dei cancelli dei primi campi di sterminio liberati rivelandoli al mondo, ma ancora oggi e’ come se quei reticolati fossero rimasti ben chiusi nella loro vergognosa realta’ ogni volta che qualcuno si lascia andare ad affermazioni o azioni che fanno emergere incredibili sentimenti antisemiti o ignoranza della storia”.
Giorno memoria, Zaia: sarò con comunità ebraica a ghetto Venezia
Venezia, 25 gen. (askanews) – “A coloro che ancora pensano sia possibile negare o anche solo banalizzare la realta’ atroce della Shoah, lancio l’invito a recarsi nei luoghi di quell’orrore. E’ sufficiente andare in posti vicini come al Ghetto di Venezia o, nelle nostre citta’, fuori di quelle case dove una pietra d’inciampo ricorda gli abitanti che, solo perche’ appartenenti alla comunita’ ebraica, sono stati prelevati con la violenza per non farci piu’ ritorno dopo la deportazione e la morte nei lager nazisti. Anche quest’anno per le celebrazioni del Giorno della Memoria saro’ con la comunita’ ebraica veneziana a rappresentare i Veneti, unito nel ricordo di quella che e’ stata una delle pagine piu’ orrende nell’intera storia dell’umanita’, nell’assoluta condanna di ogni revisionismo, negazionismo o semplificazione storica”. Queste le parole espresse in vista del Giorno della Memoria dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che domani sara’ a Venezia alla cerimonia di commemorazione che si terra’ alle 12 presso il Campo del Ghetto Nuovo, accolto dal presidente della Comunita’ Ebraica di Venezia, Dario Calimani, e dal rabbino capo di Venezia, Alberto Sermoneta.
“In questa giornata sento con orgoglio il dovere di ricordare e onorare a nome di tutto il Veneto i milioni di cittadini ebrei, vittime della follia nazista – aggiunge il Governatore -. Una persecuzione che si e’ accanita anche su altri gruppi etnici e religiosi, su malati e disabili inermi, su persone che per orientamento sentimentale o libere scelte personali erano considerate estranee al folle disegno di una razza superiore. Sono passati settantotto anni dall’apertura dei cancelli dei primi campi di sterminio liberati rivelandoli al mondo, ma ancora oggi e’ come se quei reticolati fossero rimasti ben chiusi nella loro vergognosa realta’ ogni volta che qualcuno si lascia andare ad affermazioni o azioni che fanno emergere incredibili sentimenti antisemiti o ignoranza della storia”.