Il leader del M5S testimone da ex premier nel processo in cui e’ imputato Matteo Salvini
Palermo, 13 gen. (askanews) – “Ricordo di avere scritto due volte al ministro Salvini. La prima volta dissi che non si potevano respingere i minori, la seconda invece che c’erano sei paesi europei che avevano confermato la disponibilita’ alla redistribuzione dei migranti dell’Open Arms. Non ero d’accordo con lui e il clima era incandescente”. Lo ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte, testimone nel processo “Open Arms” in cui e’ imputato Matteo Salvini per i fatti accaduti nel 2019 quando il leader M5S era premier alla testa del governo giallo-verde.
“L’immigrazione e’ stato sempre un grande tema di riflesso politico e il ministro dell’epoca ha sempre avuto delle posizioni molto chiare sulla gestione di questo tema. Ai tempi – aggiunge Conte – si voleva dare l’idea di un presidente del consiglio debole sul fenomeno immigratorio, mentre il ministro dell’Interno aveva una posizione molto piu’ rigida”.
Open Arms,Conte:con Salvini ero in disaccordo sui migranti
Palermo, 13 gen. (askanews) – “Ricordo di avere scritto due volte al ministro Salvini. La prima volta dissi che non si potevano respingere i minori, la seconda invece che c’erano sei paesi europei che avevano confermato la disponibilita’ alla redistribuzione dei migranti dell’Open Arms. Non ero d’accordo con lui e il clima era incandescente”. Lo ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte, testimone nel processo “Open Arms” in cui e’ imputato Matteo Salvini per i fatti accaduti nel 2019 quando il leader M5S era premier alla testa del governo giallo-verde.
“L’immigrazione e’ stato sempre un grande tema di riflesso politico e il ministro dell’epoca ha sempre avuto delle posizioni molto chiare sulla gestione di questo tema. Ai tempi – aggiunge Conte – si voleva dare l’idea di un presidente del consiglio debole sul fenomeno immigratorio, mentre il ministro dell’Interno aveva una posizione molto piu’ rigida”.