Dopo sentenza irrevocabile di condanna
Roma, 13 gen. (askanews) – Le Fiamme Gialle della Compagnia di Olgiate Comasco hanno dato esecuzione ad una sentenza irrevocabile di condanna emessa dal Tribunale di Como, in forza della quale e’ stata disposta la confisca obbligatoria di beni per un valore pari ad oltre 1,5 milioni di euro nei confronti dell’amministratore di una societa’ con sede in Veniano (CO), operativa nel settore delle pulizie e del facchinaggio, al quale e’ stata applicata la pena di 2 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione, l’interdizione dagli uffici direttivi delle imprese e l’incapacita’ di contrarre con la PA per non meno di 2 anni, poiche’ ritenuto responsabile di una frode fiscale. Lo comunica la Guardia di finanza in una nota.
Le indagini e i conseguenti approfondimenti di polizia economico-finanziaria, a suo tempo svolti, avevano preso avvio a seguito di una mirata verifica fiscale, condotta dai finanzieri di Olgiate Comasco, a conclusione della quale erano emerse responsabilita’ penali riconducibili alle ipotesi delittuose di annotazione di fatture per operazioni inesistenti, infedele dichiarazione e omesso versamento delle imposte.
La condotta fraudolenta era stata quindi segnalata alla Procura della Repubblica di Como che, ritenendo sussistenti gli elementi di prova raccolti, aveva rinviato a giudizio l’imprenditore per le ipotesi di reato prospettate.
Dinnanzi al Giudice penale e’ stata recentemente sentenziata definitivamente la responsabilita’ penale dell’imputato con la conseguente disposizione di sottoporre a confisca definitiva tutti i beni mobili ed immobili intestati o riconducibili al condannato o alla societa’ da esso rappresentata fino alla concorrenza della somma di 1,5 milioni.
Nei giorni scorsi, i Finanzieri olgiatesi hanno, pertanto, proceduto all’esecuzione del dispositivo di condanna e quindi alla confisca di disponibilita’ finanziarie, intestate al condannato nonche’ di una unita’ immobiliare di sua proprieta’, sita in Sicilia.
Como, confiscati 1,5 mln a imprenditore per reati tributari
Roma, 13 gen. (askanews) – Le Fiamme Gialle della Compagnia di Olgiate Comasco hanno dato esecuzione ad una sentenza irrevocabile di condanna emessa dal Tribunale di Como, in forza della quale e’ stata disposta la confisca obbligatoria di beni per un valore pari ad oltre 1,5 milioni di euro nei confronti dell’amministratore di una societa’ con sede in Veniano (CO), operativa nel settore delle pulizie e del facchinaggio, al quale e’ stata applicata la pena di 2 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione, l’interdizione dagli uffici direttivi delle imprese e l’incapacita’ di contrarre con la PA per non meno di 2 anni, poiche’ ritenuto responsabile di una frode fiscale. Lo comunica la Guardia di finanza in una nota.
Le indagini e i conseguenti approfondimenti di polizia economico-finanziaria, a suo tempo svolti, avevano preso avvio a seguito di una mirata verifica fiscale, condotta dai finanzieri di Olgiate Comasco, a conclusione della quale erano emerse responsabilita’ penali riconducibili alle ipotesi delittuose di annotazione di fatture per operazioni inesistenti, infedele dichiarazione e omesso versamento delle imposte.
La condotta fraudolenta era stata quindi segnalata alla Procura della Repubblica di Como che, ritenendo sussistenti gli elementi di prova raccolti, aveva rinviato a giudizio l’imprenditore per le ipotesi di reato prospettate.
Dinnanzi al Giudice penale e’ stata recentemente sentenziata definitivamente la responsabilita’ penale dell’imputato con la conseguente disposizione di sottoporre a confisca definitiva tutti i beni mobili ed immobili intestati o riconducibili al condannato o alla societa’ da esso rappresentata fino alla concorrenza della somma di 1,5 milioni.
Nei giorni scorsi, i Finanzieri olgiatesi hanno, pertanto, proceduto all’esecuzione del dispositivo di condanna e quindi alla confisca di disponibilita’ finanziarie, intestate al condannato nonche’ di una unita’ immobiliare di sua proprieta’, sita in Sicilia.