Il ministro in audizione alla Camera su linee programmatiche
Roma, 11 gen. (askanews) – L’obiettivo del governo “e’ la realizzazione non di una rete unica, ma di una rete nazionale che copra al piu’ presto tutti gli ambiti del nostro territorio soprattutto quelli svantaggiati, una rete nazionale, non una rete unica, ma una rete nazionale a controllo pubblico. E’ stata sempre questa la nostra formulazione. Rete nazionale a controllo pubblico che deve, a mio avviso, interconnettrsi con la rete internazionale. Abbiamo una possibilita’ strategica significativa”. Lo ha detto il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, in audzione in Commissione trasporti alla camera suklle linee programmatiche in materia di comunicazioni.
“La geografia in questo caso, ma anche la storia e l’economia ci consentono di essere al centro di quella interconnessione globale dei cavi marittimi e terrestri che sta intercennoettendo il continente europeo e quello americano con i continenti a piu’ alto sviluppo”, ha aggiunto Urso.
Per Urso l’errore “e’ stato commesso allora” quando e’ stata privatizzata la Telecom “perche’ allora si ritenne che l’energia fosse un interesse nazionale mantenendo imprese apartecipazione pubblica, ed oggi questo e’ un elemento di forza del nostro sistema mentre si ritenne che le comunicazioni non fossero argomento di interesse nazionale”.
Obiettivo del governo resta di “colmare un divario digitale che ancora esiste tra Italia e altri paesi e all’inyterno del Paese tra aree ricche e meno ricche e tra Nord e Sud”. Occorre “colmare un divario strategico per un ruolo di primo ordine in Europa e nello scacchiere in cui operiamo”, ha detto Urso.
Tim, Urso: obiettivo governo è rete nazionale pubblica, non unica
Roma, 11 gen. (askanews) – L’obiettivo del governo “e’ la realizzazione non di una rete unica, ma di una rete nazionale che copra al piu’ presto tutti gli ambiti del nostro territorio soprattutto quelli svantaggiati, una rete nazionale, non una rete unica, ma una rete nazionale a controllo pubblico. E’ stata sempre questa la nostra formulazione. Rete nazionale a controllo pubblico che deve, a mio avviso, interconnettrsi con la rete internazionale. Abbiamo una possibilita’ strategica significativa”. Lo ha detto il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, in audzione in Commissione trasporti alla camera suklle linee programmatiche in materia di comunicazioni.
“La geografia in questo caso, ma anche la storia e l’economia ci consentono di essere al centro di quella interconnessione globale dei cavi marittimi e terrestri che sta intercennoettendo il continente europeo e quello americano con i continenti a piu’ alto sviluppo”, ha aggiunto Urso.
Per Urso l’errore “e’ stato commesso allora” quando e’ stata privatizzata la Telecom “perche’ allora si ritenne che l’energia fosse un interesse nazionale mantenendo imprese apartecipazione pubblica, ed oggi questo e’ un elemento di forza del nostro sistema mentre si ritenne che le comunicazioni non fossero argomento di interesse nazionale”.
Obiettivo del governo resta di “colmare un divario digitale che ancora esiste tra Italia e altri paesi e all’inyterno del Paese tra aree ricche e meno ricche e tra Nord e Sud”. Occorre “colmare un divario strategico per un ruolo di primo ordine in Europa e nello scacchiere in cui operiamo”, ha detto Urso.