E “ne fanno le spese donne e minoranze etniche”
Citta’ del Vaticano, 9 gen. (askanews) – In molte aree del mondo si sta assistendo ad un preoccupante “affievolimento della democrazia”. Una situazione che si e’ riproposta nelle ultime ore, ad esempio in Brasile e conseguenza delle “crescenti polarizzazioni politiche e sociali, che non aiutano a risolvere i problemi urgenti dei cittadini”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in Vaticano il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.
“Penso alle varie crisi politiche in diversi Paesi del continente americano, con il loro carico di tensioni e forme di violenza che acuiscono i conflitti sociali. Penso specialmente a quanto accaduto recentemente in Peru’ e nelle ultime ore in Brasile – ha aggiunto Francesco – alla preoccupante situazione ad Haiti, dove si stanno finalmente compiendo alcuni passi per affrontare la crisi politica in atto da tempo. Occorre – ha concluso – sempre superare le logiche di parte e adoperarsi per l’edificazione del bene comune”.
E “desta preoccupazione l’affievolirsi, in molte parti del mondo, della democrazia e della possibilita’ di liberta’ che essa consente, pur con tutti i limiti di un sistema umano”, ha ribadito Papa Francesco.
“Ne fanno tante volte le spese – ha fatto notare Francesco – le donne o le minoranze etniche, nonche’ gli equilibri di intere societa’ in cui il disagio sfocia in tensioni sociali e persino in scontri armati”.
“Nonostante gli impegni assunti da tutti gli Stati di rispettare i diritti umani e le liberta’ fondamentali di ogni persona, ancor oggi, in molti Paesi, le donne sono considerate come cittadini di seconda classe”, ha, in particolare, sottolineato, Papa Francesco.
Donne, ha poi aggiunto che “sono oggetto di violenze e di abusi” e alle quali “viene negata la possibilita’ di studiare, di lavorare, di esprimere i propri talenti, l’accesso alle cure sanitarie e persino al cibo. Invece, ove i diritti umani sono riconosciuti pienamente per tutti, – ha ricordato – le donne possono offrire il proprio contributo insostituibile alla vita sociale ed essere prime alleate della pace”.
Gci/Int14
Il Papa: quanto accaduto in Brasile è segno dell’indebolimento della democrazia, è preoccupante
Citta’ del Vaticano, 9 gen. (askanews) – In molte aree del mondo si sta assistendo ad un preoccupante “affievolimento della democrazia”. Una situazione che si e’ riproposta nelle ultime ore, ad esempio in Brasile e conseguenza delle “crescenti polarizzazioni politiche e sociali, che non aiutano a risolvere i problemi urgenti dei cittadini”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in Vaticano il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.
“Penso alle varie crisi politiche in diversi Paesi del continente americano, con il loro carico di tensioni e forme di violenza che acuiscono i conflitti sociali. Penso specialmente a quanto accaduto recentemente in Peru’ e nelle ultime ore in Brasile – ha aggiunto Francesco – alla preoccupante situazione ad Haiti, dove si stanno finalmente compiendo alcuni passi per affrontare la crisi politica in atto da tempo. Occorre – ha concluso – sempre superare le logiche di parte e adoperarsi per l’edificazione del bene comune”.
E “desta preoccupazione l’affievolirsi, in molte parti del mondo, della democrazia e della possibilita’ di liberta’ che essa consente, pur con tutti i limiti di un sistema umano”, ha ribadito Papa Francesco.
“Ne fanno tante volte le spese – ha fatto notare Francesco – le donne o le minoranze etniche, nonche’ gli equilibri di intere societa’ in cui il disagio sfocia in tensioni sociali e persino in scontri armati”.
“Nonostante gli impegni assunti da tutti gli Stati di rispettare i diritti umani e le liberta’ fondamentali di ogni persona, ancor oggi, in molti Paesi, le donne sono considerate come cittadini di seconda classe”, ha, in particolare, sottolineato, Papa Francesco.
Donne, ha poi aggiunto che “sono oggetto di violenze e di abusi” e alle quali “viene negata la possibilita’ di studiare, di lavorare, di esprimere i propri talenti, l’accesso alle cure sanitarie e persino al cibo. Invece, ove i diritti umani sono riconosciuti pienamente per tutti, – ha ricordato – le donne possono offrire il proprio contributo insostituibile alla vita sociale ed essere prime alleate della pace”.
Gci/Int14