Roma, 20 set. (askanews) – Con oltre il 70% delle schede scrutinate, in Russia alla elezioni per il rinnovo della Duma, la camera bassa del parlamento, il partito governativo Russia Unita ottiene il 48,46% dei voti. Secondo i calcoli di alcuni esperti, riportati dall’agenzia Interfax, è del tutto possibile che il partito che sostiene Vladimir Putin mantenga la maggioranza qualificata dei due terzi, ovvero oltre 300 seggi su 450, necessaria per le modifiche costituzionali.
Il Partito Comunista della Federazione russa arriva secondo con un risultato notevole: al momento si attesta al 20,30% delle preferenze, lasciando gli altri due partiti presenti alla Duma, i Liberaldemocratici di Vladimir Zhirinovski e Russia Giusta, poco sotto l’8% dei voti. Si profila poi l’ingresso nella Duma di un quinto partito, Gente Nuova, guidato dall’imprenditore della cosmesi Aleksej Nechajev.
Pur sospettato di essere stato voluto dal Cremlino per incanalare il voto di protesta dopo l’esclusione del leader dell’opposizione extraparlamentare Aleksey Navalny, di posizioni liberali e contrario alla forte centralizzazione del potere voluta da Putin, Gente nuova ha intercettato una parte dell’elettorato stanca dei soliti partiti. E in alcune aree – dalla lontana Yakuzia a San Pietroburgo – ottiene risultati degni di tutta nota.
Centinaia di segnalazioni di irregolarità e brogli sono giunte da tutto il Paese, in particolare nella seconda città russa sono stati posti in arresto diversi membri di commissioni elettorali locali e sta suscitando polemiche il ritardo nella pubblicazione dei risultati del voto elettronico a Mosca.