Pregliasco: “Vaccino possibile fino a seconda settimana di gennaio”
Milano, 20 dic. (askanews) – Dopo due anni in cui l’influenza e’ circolata poco o per nulla, sopraffatta dalle misure di protezione individuale e dalle altre disposizioni adottate per limitare la diffusione del Covid, quest’anno le infezioni respiratorie tipiche della stagione fredda sono tornate a diffondersi con maggior forza e ben in anticipo rispetto al passato. Secondo i dati statistici la curva dei contagi risulta infatti tra le piu’ alte degli ultimi dieci anni: sono circa 4 milioni e mezzo gli italiani gia’ colpiti da sindromi influenzali, tra cui spicca la cosiddetta “australiana”, ed il numero e’ destinato ad aumentare con un picco atteso proprio durante le festivita’ natalizie, alcune settimane prima del classico picco di gennaio-febbraio.
“I casi di influenza certificati finora sono gia’ moltissimi. Rispetto al passato, quando l’influenza era piu’ ‘diluita’ nel tempo, quest’anno il numero di casi e’ cresciuto moltissimo in poche settimane e a fine inverno rischiamo di superare i 10 milioni di persone ammalate, anche se molto dipendera’ dalle condizioni meteo e dal prolungarsi delle basse temperature”, afferma il Prof. Fabrizio Pregliasco, Direttore scientifico di Osservatorio Influenza, Professore Associato di igiene generale ed applicata presso la sezione di Virologia del Dipartimento di scienze biomediche per la salute dell’universita’ degli studi di Milano e Direttore Sanitario I.R.C.C.S. Istituto Ortopedico Galeazzi.
Ancora una volta sono i bambini tra gli 0 e i 4 anni ad essere la categoria piu’ colpita, a cui fa seguito la fascia compresa tra i 5 ed i 14 anni, sia a causa del minor bagaglio di memorie immunitarie sia per la promiscuita’ tipica degli ambienti in cui loro passano la maggior parte del tempo. Tra l’altro i bambini nati negli ultimi anni non hanno mai conosciuto il virus dell’influenza, o perche’ troppo piccoli o perche’ tenuti maggiormente in isolamento a causa della chiusura di scuole e asili, quindi il loro sistema immunitario non e’ stato ‘allenato’. Ma anche gli adulti si sono disabituati ai malanni stagionali, pertanto il ritorno della classica influenza quest’anno potrebbe creare problemi anche nei soggetti adulti, solitamente meno a rischio complicazioni. Da qui l’invito a vaccinarsi.
“Si e’ ancora in tempo e ci si puo’ vaccinare contro l’influenza stagionale almeno per questo mese e le prime due settimane di gennaio. Ricordiamo che la vaccinazione e’ particolarmente raccomandata per tutti i bambini di eta’ compresa tra 6 mesi e 6 anni, per gli anziani, le donne in gravidanza, gli operatori sanitari e per tutti i soggetti di ogni eta’ con patologie croniche che aumentano il rischio di complicanze in caso di influenza. E’ importante sottolineare che proteggendo i piu’ piccoli si proteggono anche i fragili di tutte le eta’ e gli anziani in famiglia: altro fattore da non trascurare in vista delle Feste”, consiglia il Prof. Pregliasco.
Influenza, picco dei contagi previsto per le feste di Natale
Milano, 20 dic. (askanews) – Dopo due anni in cui l’influenza e’ circolata poco o per nulla, sopraffatta dalle misure di protezione individuale e dalle altre disposizioni adottate per limitare la diffusione del Covid, quest’anno le infezioni respiratorie tipiche della stagione fredda sono tornate a diffondersi con maggior forza e ben in anticipo rispetto al passato. Secondo i dati statistici la curva dei contagi risulta infatti tra le piu’ alte degli ultimi dieci anni: sono circa 4 milioni e mezzo gli italiani gia’ colpiti da sindromi influenzali, tra cui spicca la cosiddetta “australiana”, ed il numero e’ destinato ad aumentare con un picco atteso proprio durante le festivita’ natalizie, alcune settimane prima del classico picco di gennaio-febbraio.
“I casi di influenza certificati finora sono gia’ moltissimi. Rispetto al passato, quando l’influenza era piu’ ‘diluita’ nel tempo, quest’anno il numero di casi e’ cresciuto moltissimo in poche settimane e a fine inverno rischiamo di superare i 10 milioni di persone ammalate, anche se molto dipendera’ dalle condizioni meteo e dal prolungarsi delle basse temperature”, afferma il Prof. Fabrizio Pregliasco, Direttore scientifico di Osservatorio Influenza, Professore Associato di igiene generale ed applicata presso la sezione di Virologia del Dipartimento di scienze biomediche per la salute dell’universita’ degli studi di Milano e Direttore Sanitario I.R.C.C.S. Istituto Ortopedico Galeazzi.
Ancora una volta sono i bambini tra gli 0 e i 4 anni ad essere la categoria piu’ colpita, a cui fa seguito la fascia compresa tra i 5 ed i 14 anni, sia a causa del minor bagaglio di memorie immunitarie sia per la promiscuita’ tipica degli ambienti in cui loro passano la maggior parte del tempo. Tra l’altro i bambini nati negli ultimi anni non hanno mai conosciuto il virus dell’influenza, o perche’ troppo piccoli o perche’ tenuti maggiormente in isolamento a causa della chiusura di scuole e asili, quindi il loro sistema immunitario non e’ stato ‘allenato’. Ma anche gli adulti si sono disabituati ai malanni stagionali, pertanto il ritorno della classica influenza quest’anno potrebbe creare problemi anche nei soggetti adulti, solitamente meno a rischio complicazioni. Da qui l’invito a vaccinarsi.
“Si e’ ancora in tempo e ci si puo’ vaccinare contro l’influenza stagionale almeno per questo mese e le prime due settimane di gennaio. Ricordiamo che la vaccinazione e’ particolarmente raccomandata per tutti i bambini di eta’ compresa tra 6 mesi e 6 anni, per gli anziani, le donne in gravidanza, gli operatori sanitari e per tutti i soggetti di ogni eta’ con patologie croniche che aumentano il rischio di complicanze in caso di influenza. E’ importante sottolineare che proteggendo i piu’ piccoli si proteggono anche i fragili di tutte le eta’ e gli anziani in famiglia: altro fattore da non trascurare in vista delle Feste”, consiglia il Prof. Pregliasco.