Presidente Regione Calabria, intervenendo a “Omnibus”, su La7
Roma, 16 dic. (askanews) – “Ho raccolto un sistema sanitario in macerie, sono commissario da un anno e lo sono perche’ prima di me per 12 anni la sanita’ della Calabria e’ stata guidata dal governo nazionale. Per intenderci, non c’e’ stato un assessore calabrese che si occupasse di governare la sanita’, piuttosto ci hanno mandato generali dei Carabinieri o della Guardia di Finanza, spesso senza nessuna competenza in materia di organizzazione sanitaria. Questi commissari dovevano realizzare due cose: migliorare la qualita’ delle prestazioni sanitarie e accertare il debito della sanita’. Non hanno fatto niente”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo a “Omnibus”, su La7.
“Io, invece, in un anno sono riuscito a dimostrare che la sanita’ calabrese non e’ in deficit, ho addirittura un avanzo di amministrazione quest’anno, e accerteremo entro fine anno, grazie anche alla collaborazione della Guardia di Finanza, il debito. C’e’ dunque una grande responsabilita’ del governo nazionale verso la Calabria, anche se il commissariamento e’ avvenuto perche’ la politica calabrese negli anni precedenti aveva fatto disastri. Ma sulla sanita’ vorrei che il governo si occupasse davvero delle riforme che servono a tutto il Paese, e ancor di piu’ alla Calabria. Ad esempio, c’e’ un problema gigantesco che riguarda il reclutamento dei medici che e’ stato trascurato, anche perche’ per anni gli Ordini dei medici si sono opposti al numero aperto nelle Universita’, e non si e’ investito sulle specializzazioni che sarebbero servite nelle corsie degli ospedali”, ha aggiunto.
“Oggi abbiamo difficolta’ a reperire medici e a tenere aperti i pronto soccorso, soprattutto in quegli ospedali come Polistena, Locri o Gioia Tauro, nei quali i medici non vogliono andare. Ma sta accadendo anche che molti medici italiani si dimettono dal sistema sanitario pubblico per andare a lavorare a gettone nelle cooperative, dove guadagnano anche dieci volte di piu’, facendo spendere al sistema sanitario cifre enormi. Inoltre, tanti giovani medici italiani preferiscono lavorare all’estero, e purtroppo di queste cose la politica nazionale negli ultimi anni non si e’ accorta. La sanita’ e’ uno di quei settori dove oltre alle risorse occorrono riforme coraggiose nella direzione di consentire ai medici italiani di lavorare in sicurezza negli ospedali e di essere retribuiti come meritano”, ha sottolineato il governatore Occhiuto.
Sanita', Occhiuto: serve riforma coraggiosa su reclutamento medici
Roma, 16 dic. (askanews) – “Ho raccolto un sistema sanitario in macerie, sono commissario da un anno e lo sono perche’ prima di me per 12 anni la sanita’ della Calabria e’ stata guidata dal governo nazionale. Per intenderci, non c’e’ stato un assessore calabrese che si occupasse di governare la sanita’, piuttosto ci hanno mandato generali dei Carabinieri o della Guardia di Finanza, spesso senza nessuna competenza in materia di organizzazione sanitaria. Questi commissari dovevano realizzare due cose: migliorare la qualita’ delle prestazioni sanitarie e accertare il debito della sanita’. Non hanno fatto niente”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo a “Omnibus”, su La7.
“Io, invece, in un anno sono riuscito a dimostrare che la sanita’ calabrese non e’ in deficit, ho addirittura un avanzo di amministrazione quest’anno, e accerteremo entro fine anno, grazie anche alla collaborazione della Guardia di Finanza, il debito. C’e’ dunque una grande responsabilita’ del governo nazionale verso la Calabria, anche se il commissariamento e’ avvenuto perche’ la politica calabrese negli anni precedenti aveva fatto disastri. Ma sulla sanita’ vorrei che il governo si occupasse davvero delle riforme che servono a tutto il Paese, e ancor di piu’ alla Calabria. Ad esempio, c’e’ un problema gigantesco che riguarda il reclutamento dei medici che e’ stato trascurato, anche perche’ per anni gli Ordini dei medici si sono opposti al numero aperto nelle Universita’, e non si e’ investito sulle specializzazioni che sarebbero servite nelle corsie degli ospedali”, ha aggiunto.
“Oggi abbiamo difficolta’ a reperire medici e a tenere aperti i pronto soccorso, soprattutto in quegli ospedali come Polistena, Locri o Gioia Tauro, nei quali i medici non vogliono andare. Ma sta accadendo anche che molti medici italiani si dimettono dal sistema sanitario pubblico per andare a lavorare a gettone nelle cooperative, dove guadagnano anche dieci volte di piu’, facendo spendere al sistema sanitario cifre enormi. Inoltre, tanti giovani medici italiani preferiscono lavorare all’estero, e purtroppo di queste cose la politica nazionale negli ultimi anni non si e’ accorta. La sanita’ e’ uno di quei settori dove oltre alle risorse occorrono riforme coraggiose nella direzione di consentire ai medici italiani di lavorare in sicurezza negli ospedali e di essere retribuiti come meritano”, ha sottolineato il governatore Occhiuto.