In apertura minuto silenzio per vittime strage Fidene
Roma, 15 dic. (askanews) – Un’Assemblea capitolina a singhiozzo, quella della seduta odierna, sotto il pressing delle opposizioni sulla delibera riguardante l’affidamento del patrimonio immobiliare comunale per finalita’ sociali, proposta dall’assessore al Patrimonio della Giunra Gualtieri Tobia Zevi. La giornata, apertasi con un minuto di silenzio proposto dalla capogruppo del Pd Valeria Baglio in memoria delle vittime della strage di Fidene, si e’ chiusa con la caduta del numero legale, mentre in Aula premeva una consistente presenza di lavoratori della partecipata capitolina Roma Metropolitane, che lamentano la mancata corresponsione degli stipendi e una assenza di sicurezza del proprio futuro. Nell’ultima mezz’ora precedente la chiusura dell’Assemblea, prevista per le 15 per poter permettere ai consiglieri di Fratelli d’Italia di partecipare a un’iniziativa di partito, i consiglieri di Italia Viva avevano chiesto di poter discutere una mozione urgente in difesa dei lavoratori. “Vedo gli scranni della maggioranza gia’ deserti – ha attaccato la consigliera di Iv Francesca Leoncini intervenendo sull’Ordine dei lavori a mezz’ora dal termine della seduta -, e’ chiaro che tra poco cadra’ il numero legale, per questo vi chiedo di andare incontro ai lavoratori che aspettano la discussione di questa mozione da questa mattina”. La presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli ha obiettato che la presidente Pd della commissione Bilancio Giulia Tempesta si era resa disponibile per incontrare i lavoratori, e che la mozione sarebbe stata discussa al termine delle votazioni, proponendo la messa al voto dell’emendamento. La consigliera di Fdi Francesca Barbato ha replicato che se si fosse ripresa la discussione, il numero legale sarebbe caduto “in modo scientifico, in base a come ci siamo dati le pause. Dobbiamo salvare il salvabile e far si’ che almeno qualcuno della maggioranza incontri i lavoratori in Aula”. L’assessore Zevi ha chiesto scusa a colleghe e colleghi “per essere tornato in Aula in ritardo per mia responsabilita’, per un problema personale. Mi faccio carico dell’urgenza dei lavoratori proponendomi di incontrarli insieme alla consigliera Tempesta, chiedendo di mettere al voto la mozione domani dopo averla letta”. Il consigliere di Iv Valerio Casini, firmatario della mozione per i lavoratori di Roma Metropolitane, ha ribadito all’assessore che l’opposizione era stata sempre in Aula, chiedendo alla presidente Celli che la mozione urgente venisse posta “con impegno unanime dei capigruppo presenti, al primo punto dell’Ordine del giorno della seduta di domani”, con l’approvazione della presidenza. Caustica la dichiarazione di voto del consigliere della Lega Fabrizio Santori sull’emendamento della discordia: “il tema – ha detto all’indirizzo della maggioranza – e’ che si vuole andare in seconda convocazione. Avete difficolta’, le avete da sempre, ed e’ una azione scorretta nei confronti dell’opposizione che vi ha accordato le pause richieste, ha atteso l’assessore, e ora si vede riaprire la seduta volendo far cadere il numero legale. Siamo in una presa in giro complessiva che non vi permette di farci la morale, ma vi consente di tornare domani, invece di martedi’ prossimo, e approvare la delibera pure con numeri risicati”. Una “strategia tecnica” che Santori ha bollato come “molto primitiva. Ma c’e’ bisogno di rispetto e di dignita’ nei confronti dei consiglieri”. Con la messa in votazione dell’emendamento, e la constatazione di una presenza di appena 15 consiglieri, l’appello e’ stato ripetuto dopo 20 minuti. Nella chiama successiva le presenze accertate sono state di soli 8 consiglieri, la seduta si e’ chiusa con la caduta del numero legale e l’Aula e’ stata aggiornata in seconda convocazione a domani, 16 dicembre, dalle ore 10 alle ore 17.
Roma, Assemblea capitolina a singhiozzo, riconvocata domani
Roma, 15 dic. (askanews) – Un’Assemblea capitolina a singhiozzo, quella della seduta odierna, sotto il pressing delle opposizioni sulla delibera riguardante l’affidamento del patrimonio immobiliare comunale per finalita’ sociali, proposta dall’assessore al Patrimonio della Giunra Gualtieri Tobia Zevi. La giornata, apertasi con un minuto di silenzio proposto dalla capogruppo del Pd Valeria Baglio in memoria delle vittime della strage di Fidene, si e’ chiusa con la caduta del numero legale, mentre in Aula premeva una consistente presenza di lavoratori della partecipata capitolina Roma Metropolitane, che lamentano la mancata corresponsione degli stipendi e una assenza di sicurezza del proprio futuro. Nell’ultima mezz’ora precedente la chiusura dell’Assemblea, prevista per le 15 per poter permettere ai consiglieri di Fratelli d’Italia di partecipare a un’iniziativa di partito, i consiglieri di Italia Viva avevano chiesto di poter discutere una mozione urgente in difesa dei lavoratori. “Vedo gli scranni della maggioranza gia’ deserti – ha attaccato la consigliera di Iv Francesca Leoncini intervenendo sull’Ordine dei lavori a mezz’ora dal termine della seduta -, e’ chiaro che tra poco cadra’ il numero legale, per questo vi chiedo di andare incontro ai lavoratori che aspettano la discussione di questa mozione da questa mattina”. La presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli ha obiettato che la presidente Pd della commissione Bilancio Giulia Tempesta si era resa disponibile per incontrare i lavoratori, e che la mozione sarebbe stata discussa al termine delle votazioni, proponendo la messa al voto dell’emendamento. La consigliera di Fdi Francesca Barbato ha replicato che se si fosse ripresa la discussione, il numero legale sarebbe caduto “in modo scientifico, in base a come ci siamo dati le pause. Dobbiamo salvare il salvabile e far si’ che almeno qualcuno della maggioranza incontri i lavoratori in Aula”. L’assessore Zevi ha chiesto scusa a colleghe e colleghi “per essere tornato in Aula in ritardo per mia responsabilita’, per un problema personale. Mi faccio carico dell’urgenza dei lavoratori proponendomi di incontrarli insieme alla consigliera Tempesta, chiedendo di mettere al voto la mozione domani dopo averla letta”. Il consigliere di Iv Valerio Casini, firmatario della mozione per i lavoratori di Roma Metropolitane, ha ribadito all’assessore che l’opposizione era stata sempre in Aula, chiedendo alla presidente Celli che la mozione urgente venisse posta “con impegno unanime dei capigruppo presenti, al primo punto dell’Ordine del giorno della seduta di domani”, con l’approvazione della presidenza. Caustica la dichiarazione di voto del consigliere della Lega Fabrizio Santori sull’emendamento della discordia: “il tema – ha detto all’indirizzo della maggioranza – e’ che si vuole andare in seconda convocazione. Avete difficolta’, le avete da sempre, ed e’ una azione scorretta nei confronti dell’opposizione che vi ha accordato le pause richieste, ha atteso l’assessore, e ora si vede riaprire la seduta volendo far cadere il numero legale. Siamo in una presa in giro complessiva che non vi permette di farci la morale, ma vi consente di tornare domani, invece di martedi’ prossimo, e approvare la delibera pure con numeri risicati”. Una “strategia tecnica” che Santori ha bollato come “molto primitiva. Ma c’e’ bisogno di rispetto e di dignita’ nei confronti dei consiglieri”. Con la messa in votazione dell’emendamento, e la constatazione di una presenza di appena 15 consiglieri, l’appello e’ stato ripetuto dopo 20 minuti. Nella chiama successiva le presenze accertate sono state di soli 8 consiglieri, la seduta si e’ chiusa con la caduta del numero legale e l’Aula e’ stata aggiornata in seconda convocazione a domani, 16 dicembre, dalle ore 10 alle ore 17.