Roma, 19 gen. (askanews) – Percorsi sperimentali di forme di coabitazione in edifici di proprietà pubblica, attraverso la riqualificazione di immobili in condizioni di abbandono o degrado da destinare a programmi specifici per l’accoglienza di nuclei familiari in difficoltà, oltre che per la creazione di poli sociali a servizio dei quartieri. È l’obiettivo della delibera approvata dalla Giunta capitolina che coinvolge tre immobili della città: l’ex asilo nido in via Tarso (VIII Municipio), l’ex sede dell’Istituto di istruzione superiore Don Calabria in via Cardinal Capranica (XIV Municipio) e l’ex scuola in via Sorel (V Municipio) di proprietà di Città Metropolitana e oggetto di un accordo per la cessione a Roma Capitale. Lo fa sapere il Campidoglio in una nota.
“L’Amministrazione, con questo atto, prosegue nella direzione di contribuire all’avvio di percorsi che vadano ad affrontare in maniera strutturale le problematiche legate all’emergenza abitativa, anche attraverso forme di coabitazione e di housing sociale. Il lavoro che stiamo portando avanti punta a trovare soluzioni solide e non più emergenziali su un tema che coinvolge tantissimi cittadini”, dichiara la sindaca di Roma Virginia Raggi.
“Continua il nostro impegno per una riforma delle residenzialità che veda al centro la persona e valorizzi l’autonomia possibile. Alla logica delle grandi strutture preferiamo modalità innovative e a dimensione umana che permettano alle persone in situazione di fragilità, per motivi diversi, di costruire relazioni, in un contesto a dimensione familiare, in cui ricevere supporto, dare il proprio contributo, crescere insieme. Usciamo dalla risposta emergenziale per dare spazio a soluzioni durature e articolate, capaci di soddisfare esigenze diverse in modo specifico”, dichiara l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità solidale Veronica Mammì.(Segue)