Roma, 19 gen. (askanews) – “Sulla gestione delle spiagge di Ostia si sta consumando il più grande e grave fallimento del movimento Cinque Stelle. Una bomba ad orologeria che una gestione scellerata come quella del Campidoglio e della giunta municipale, in barba alle regole e alle recenti sentenze dei tribunali amministrativi, rischia di lasciare il mare di Roma in balia del nulla, con danni incalcolabili su tutto l’indotto commerciale e turistico”. Così in una nota Monica Picca, capogruppo della Lega in X Municipio.
“Come dimostra una recente pronuncia del Tar della Puglia, la direttiva Bolkestein, in assenza di una normativa nazionale di attuazione, non può essere immediatamente applicabile e per questo, non essendo stato avviato un riordino del settore, deve essere applicata la legge Rilancio sul rinnovo automatico fino al 2033 delle concessioni demaniali. Una situazione paradossale che rende il Comune di Roma l’unico in Italia a non voler applicare tale normativa, in danno alle imprese e alle migliaia di lavoratori che rischiano di andare a casa”, spiega Picca.
“L’amministrazione grillina lidense dovrà spiegare, inoltre, ai cittadini molte cose, a partire dalla gestione di Castel Porziano e soprattutto in base a quali normative è stato deciso l’annessione dell’Arca a spiaggia libera. Come già sperimentato per la ciclabile, bocciata recentemente dal Mit, la Di Pillo e i suoi prodi assessori hanno il vizio di gestire il potere come fosse una proprietà privata”, conclude l’esponente leghista.