Il reality show trasmesso sulla piattaforma Netflix
Roma, 6 dic. (askanews) – La madre di Hana Kimura – giovane partecipante al popolare reality show “Terrace House”, disponibile anche sulla piattaforma Netflix – ha denunciato la rete televisiva nipponica Fuji Television e altre due compagnie produttrici, sostenendo che la morte per suicidio della figlia e’ stata causata proprio dalla trasmissione.
La vicenda creo’ a maggio 2020 grande impressione. La ragazza ventiduenne fu trovata morta nel suo appartamento di Tokyo dopo essere stata nel cast di sei membri della stagione 2019-2020 dello show. In seguito, Hana Kimura fu vittima di messaggio di odio sui docial media. Il reality show, dopo il suicidio, fu cancellato.
Kyoko Kimura, la madre della ragazza ha annunciato oggi di aver presentato una causa civile presso la Corte distrettuale di Tokyo. Chiede un risarcimento di 142 milioni di yen (circa 1 milione di euro). La donna sostiene che la Fuji TV e le altre societa’ costruirono lo show in modo che la figlia fosse odiata.
La donna punta il dito in particolare contro un episodio di marzo 2020, in cui si mostrava la ragazza perdere la pazienza. Dopo quell’episodio, Hana ebbe episodi di autolesionismo, che pero’ non impedirono di mandare comunque in onda la puntata. Questo – a dire della madre – avrebbe portato alla fine al suidicio della ragazza.
Kyoko Kimura aveva gia’ presentato contro la trasmissione un ricorso all’Organizzazione per l’etica televisiva, sostenendo che il reality show aveva violato i diritti umani della figlia. A marzo dello scorso anno l’organizzazione ha detto che lo show era eticamente discutibile.
Madre di partecipante a “Terrace House” suicida presenta denuncia
Roma, 6 dic. (askanews) – La madre di Hana Kimura – giovane partecipante al popolare reality show “Terrace House”, disponibile anche sulla piattaforma Netflix – ha denunciato la rete televisiva nipponica Fuji Television e altre due compagnie produttrici, sostenendo che la morte per suicidio della figlia e’ stata causata proprio dalla trasmissione.
La vicenda creo’ a maggio 2020 grande impressione. La ragazza ventiduenne fu trovata morta nel suo appartamento di Tokyo dopo essere stata nel cast di sei membri della stagione 2019-2020 dello show. In seguito, Hana Kimura fu vittima di messaggio di odio sui docial media. Il reality show, dopo il suicidio, fu cancellato.
Kyoko Kimura, la madre della ragazza ha annunciato oggi di aver presentato una causa civile presso la Corte distrettuale di Tokyo. Chiede un risarcimento di 142 milioni di yen (circa 1 milione di euro). La donna sostiene che la Fuji TV e le altre societa’ costruirono lo show in modo che la figlia fosse odiata.
La donna punta il dito in particolare contro un episodio di marzo 2020, in cui si mostrava la ragazza perdere la pazienza. Dopo quell’episodio, Hana ebbe episodi di autolesionismo, che pero’ non impedirono di mandare comunque in onda la puntata. Questo – a dire della madre – avrebbe portato alla fine al suidicio della ragazza.
Kyoko Kimura aveva gia’ presentato contro la trasmissione un ricorso all’Organizzazione per l’etica televisiva, sostenendo che il reality show aveva violato i diritti umani della figlia. A marzo dello scorso anno l’organizzazione ha detto che lo show era eticamente discutibile.